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Fotovoltaico senza incentivi, al Caab di Bologna un impianto maxi

fotovoltaico senza incentivi

 

 

Caab3 sarà uno dei più grandi impianti fotovoltaici senza incentivi di taglia industriale

(Rinnovabili.it) – Il Centro agroalimentare di Bologna (Caab) intende fare della sostenibilità energetica il suo marchio di fabbrica. E così dopo aver inaugurato il tetto solare più grande d’Europa, il Centro rilancia: realizzerà uno dei più grandi impianti di fotovoltaico senza incentivi d’Italia, in taglia industriale. Il progetto, battezzato Caab3, segue il bando di gara da 500mila euro lanciato lo scorso 26 marzo 8 e ancora aperto) per assegnare i lavori di costruzione.

I vincitori dell’appalto dovranno realizzare una copertura solare sul tetto della Nuova Area Mercatale, la zona del centro che ospita il mercato ortofrutticolo. A regime l’impianto fotovoltaico avrà potenza di 449,82 kW, una delle taglie più grandi mai realizzate a livello nazionale nel settore commerciale in condizione di market parity, ossia senza l’aiuto dei sussidi statali.

 

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Il progetto compie però un ulteriore passo avanti. Caab3 prevede anche l’integrazione di un sistema d’accumulo a batterie, sempre di taglia industriale (50 kW di potenza) per gestire la produzione solare. L’obiettivo, infatti, non è solo soddisfare il fabbisogno elettrico del mercato ma anche rifornire le future 3 colonnine di ricarica auto da realizzare nel parcheggio del Centro. “Il progetto – si legge in una nota stampa – promosso dal CAAB e sviluppato da REA – Reliable Energy Advisors  si configura decisamente pionieristico, perché punta a realizzare uno dei primissimi impianti in Italia dotati di sistema di accumulo di taglia industriale in regime di market parity, ovvero in grado di risultare economicamente sostenibili anche in assenza di incentivi”.

 

Si allarga così il ricorso all’energia solare da parte della piattaforma che oggi già vanta un gigantesco solar roof sulla sua struttura. L’impianto, realizzato in partnership con Unendo Energia, copre circa 100mila metri quadrati e destina tutta la sua produzione elettrica (15 GWh annuali) al Parco Agroalimentare FICO Eataly World. la stretagia aziendale punta ad una sostenibilità ad ampio spettro che comprende anche l’allaccio alla rete di teleriscaldamento  e un sistema di illuminazione intelligente.

 

Andrea Segrè, presidente del Caab, spiega il perché di questa ‘scelta rinnovabile’:

“Promuovere la sostenibilità ambientale in una strategia complessiva di valorizzazione dell’asset pubblico è l’obiettivo che ci siamo dati nella governance del Centro Agroalimentare di Bologna. Se l’ideazione e realizzazione in 5 anni della Fabbrica Italiana Contadina è un esempio tangibile ed eccellente di questo percorso, il nostro impegno per il fotovoltaico è un tassello determinante- aggiunge Segrè – Come ha evidenziato proprio ieri a Fondazione FICO, con la sua Lezione magistrale il Professore Emerito Vincenzo Balzani, la transizione dall’uso dei combustibili fossili a quello delle energie rinnovabili è ormai urgentissima. Una condizione necessaria, non di per sé sufficiente per la sostenibilità ecologica”.

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