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Fotovoltaico, sarà la fonte più economica nell’UE 2030

Sette innovazioni tecnologiche abbasseranno del 37-49% il costo livellato dell'energia solare nei prossimi 14 anni

Fotovoltaico, sarà la fonte più economica nell’UE 2030

 

(Rinnovabili.it) – L’Europa ha raggiunto in questi giorni una pietra miliare nello sviluppo della sua industria solare, toccando i 100 GW di capacità fotovoltaica cumulata. E nonostante la flessione registrata negli ultimi anni nei mercati storici dell’energia solare, c’è chi prevede un futuro roseo per il comparto. Così roseo da assicurare che il fotovoltaico diverrà la fonte di energia più economica nei ventotto stati membri entro il 2030.

 

Una previsione troppo lungimirante? Non per CCI InnoEnergy che ha da poco pubblicato un rapporto sul futuro andamento del LCOE (Levelized Cost of Energy). Con questa sigla viene oggi indicato il rapporto tra i costi sostenuti (investimento; finanziamento del capitale investito; esercizio e manutenzione; combustibile) e la produzione di energia (durante tutta la vita utile) per una data tecnologia. L’analisi, basata su una metodologia (Delphos) sviluppata dalla società di consulenza britannica LPP Associates in collaborazione con CCI InnoEnergy, esamina in dettaglio come una serie di elementi specifici degli impianti fotovoltaici siano influenzati da diverse innovazioni tecnologiche.

 

Il rapporto conclude che tali innovazioni porteranno il LCOE giù del 22-30% entro il 2030. In combinazione con altri tipi di riduzione dei costi, ad esempio nei processi di connessione alla rete e di industrializzazione, si potrà raggiungere un taglio complessivo del 37-49 %. Che significa nella pratica? Che si passerà dai 77-80 euro per MWh di oggi ad una media di 43-49 euro per MWh nel 2030 per gli impianti a terra, mentre quelli integrati negli edifici saranno “leggermente più costosi”.

Emilien Simonot, coordinatore del rapporto, spiega come il risultato sia “molto positivo”. “Significa che il fotovoltaico diverrà una delle fonti a più basso costo di produzione di energia elettrica in Europa”, ha commentato Simonot. Gli autori elencano anche le sette innovazioni strategiche su cui puntare per raggiungere l’obiettivo a partire dai processi produttivi delle celle solari in silicio cristallino e quelle in film sottile.