(Rinnovabili.it) – Come bisogna comportarsi in caso si volesse potenziare il proprio impianto fotovoltaico se già ammesso agli incentivi del Conto Energia? Risponde al quesito il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), replicando così alle molteplici richieste di chiarimenti pervenute in questi giorni.
In questo caso la normativa prevede che ogni singolo impianto solare rientrante nel CE sia caratterizzato da un unico punto di connessione alla rete elettrica, non condiviso con altre istallazione e che ogni variazione di configurazione impiantistica che possa determinarne l’aumento della potenza sia opportunamente comunicata al GSE ai fini dello svolgimento delle proprie istruttorie.
Per far sì che il Gestore assegni i giusti incentivi è necessario che:
1. l’impianto oggetto di potenziamento sia dotato di idonee apparecchiature di misura che permettano di rilevare, separatamente, l’energia elettrica prodotta dalla porzione di impianto incentivato e quella prodotta dalla porzione aggiuntiva non incentivata dell’impianto.
A tal riguardo si precisa che nel caso in cui, prima dell’intervento di “potenziamento”, sia presente sull’impianto incentivato il solo contatore di scambio con la rete elettrica si richiede l’installazione di appositi contatori di produzione ciò al fine di assicurare, comunque ed in generale, che su ogni porzione d’impianto siano presenti specifici contatori di produzione dedicati alla misurazione separata dell’energia prodotta e incentivata e non incentivata;
2. l’impianto oggetto di potenziamento sia censito sul GAUDÌ, il sistema informatico di TERNA per la gestione dei dati anagrafici degli impianti di produzione.
3. il Soggetto Responsabile invii al GSE, entro 30 giorni dalla data di primo parallelo con la rete elettrica della porzione aggiuntiva di impianto, non incentivata (o entro 30 giorni dalla pubblicazione della presente Informativa nel caso di interventi già effettuati), la comunicazione di potenziamento. Tutte le informazioni sul sito del GSE.