Troll, la stazione di ricerca norvegese in Antartide, si dota di un impianto fotovoltaico da 7,3 kW. Resisterà a gelo e raffiche di vento
(Rinnovabili.it) – Non temono le temperature polari né i venti antartici che soffiano con velocità fino a 280 km l’ora. Per questo motivo e per una resa sorprendente anche alle condizioni di irraggiamento presenti al Polo, il fotovoltaico NeON™2 è stato scelto per alimentare Troll, la stazione di ricerca norvegese in Antartide.
La base è localizzata nella costa della principessa Martha, nella regione del Dronning Maud Land, a 1.275 metri sopra il livello del mare. Qui il clima non è clemente e durante il periodo estivo, la regione riceve solo il 30% dell’energia che raggiunge l’equatore. E facile comprendere, dunque come la questione energetica ponga da sempre profonde sfide in questo territorio.
Sfide che l’azienda di installazione norvegese GETEK ha deciso di affrontare scegliendo di istallare il fotovoltaico NeON™2 (per una potenza di 7,3 kW). Prodotti dalla LG, questi moduli solari bifacciali si sono già guadagnati l’Intersolar Award 2015. Dalla loro hanno infatti la tecnologia Cello che assicura prestazioni sorprendi anche a temperature di meno 60 gradi.
In questi moduli i classici tre busbar (i tradizionali collegamenti elettrici presenti sulla superficie delle celle) sono sostituiti da 12 cavi sottili, di forma circolare, che rifrangono la luce più efficacemente, permettendo così di produrre un maggior quantitativo di elettricità durante le giornate soleggiate, che in estate raggiungono le 24 ore.
“I NeON™ – spiega LG in una nota stampa – sono perciò in grado di fornire una potenza in uscita fino a 320 watt e sono stati sviluppati per sostenere carichi di neve fino a 6.000 Pa (6 Kilonewton per metro quadrato), resistendo al vento fino a 5.400 Pa”. Collocati su una struttura a V con un’angolazione di 10 gradi che assicura la massima resistenza al vento (testata in galleria del vento), i pannelli LG avranno una resa annuale fino a 957 kWh/kW, un dato paragonabile a quello della Germania settentrionale, e saranno in grado di soddisfare le necessità delle 40 persone che abitano la base durante l’estate atlantica e delle 8 presenti in inverno.