Il nuovo semiconduttore vanta un’efficienza di conversione della luce solare in elettricità di oltre il 15 per cento, con una tensione a vuoto di 1,07 volt
I ricercatori sostengono che le loro celle solari in perovskite abbiano “un’efficienza di conversione della luce solare in elettricità di oltre il 15 per cento, con una tensione a vuoto di 1,07 volt”. Un valore decisamente prossimo al 17-23% raggiunto da wafer in silicio convenzionale che, tuttavia, in genere producono una tensione solo intorno agli 0,7 volt.
Snaith e colleghi hanno semplificato la progettazione stratificando il semiconduttore tra gli elettrodi della cella e senza dunque ricorre a complessi design nano strutturati. “La caratteristica principale delle nuove celle è l’alta efficienza radiativa del materiale”, spiegano gli esperti, ipotizzando che il minerale possa essere impiegato per abbassare i costi dei pannelli fotovoltaici tra 10 e 20 centesimi per watt. Nonostante gli ottimi risultati, la nuova tecnologia non è esente da difetti; primo fra tutti, alcuni perovskiti hanno dimostrato di degradare molto facilmente se continuamente esposti alla luce solare, richiedendo alti livelli di piombo per stabilizzare le celle.