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Stampa e collega: dall’Australia il fotovoltaico per emergenze

L’Università di Newcastle realizza il primo impianto su larga scala di solare stampato: produrlo costa meno di 10 dollari al metro quadrato.

fotovoltaico per emergenze

L’innovazione apre le porte al fotovoltaico per emergenze.

(Rinnovabili.it) – Gli inchiostri elettronici intelligenti riscrivono il futuro energetico: dopo oltre 10 anni di ricerche nel settore, l’Università di Newcastle (Australia) ha tagliato un traguardo eccezionale con la realizzazione del primo impianto dimostrativo di solare stampato del paese. Un’istallazione di dimensioni reali – 100 metri quadrati sul tetto dell’Università – con una resa abbastanza elevata da permettere ai ricercatori di segnare sul calendario una data per l’inizio delle operazioni commerciali: l’anno 2020.

 

“Ci sono solo tre siti dimostrativi noti su questa scala nel mondo: in questo modo l’Australia entra a far parte dell’elite di leader mondiali pronti a rendere questa tecnologia una realtà commerciale”, spiega professor Paul Dastoor, creatore del nuovo “fotovoltaico per emergenze”. L’appellativo è cercato. Il lavoro di Dastoor e colleghi nasce con l’obiettivo di fornire una soluzione energetica efficiente ed economica, ma le prime applicazioni a cui si pensa sono quelle legate emergenze post disastro.

 

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La chiave per accedere a questo particolare settore applicativo è la velocità di produzione. “Nessun’altra soluzione di energia rinnovabile può essere realizzata più rapidamente”, commenta Dastoor. “Attraverso la nostra stampante di laboratorio siamo in grado di produrre facilmente centinaia di metri di materiale al giorno, con una su scala commerciale diventerebbero chilometri. Avendo solo 10 di queste stampanti che operano in maniera ininterrotta, stamperemmo materiale  sufficiente per fornire energia a 1000 abitazioni al giorno.

 

Il solare stampato diventa fotovoltaico per emergenze

 

La velocità non è l’unico elemento qualificante del nuovo solare stampato. Per essere impiegato come fotovoltaico per emergenze, infatti, deve anche assicurare costi contenuti. Obiettivo, ovviamente, centrato in pieno dal momento che la tecnologia australiana offre un costo di produzione sotto i 10 dollari al metro quadrato.

 

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Il segreto, come sempre, è tutto nella ricetta: i moduli vengono realizzati stampando un inchiostro elettronico avanzato su fogli laminati trasparenti ed estremamente sottili. L’inchiostro solare è prodotto dal team di Dastoor a partire da materiali a base di carbonio non tossici. In confronto ai moduli in silicio tradizionale inoltre, il fotovoltaico stampato è incredibilmente leggero. “Se avessi 1000 metri quadrati di celle in silicio, peserebbero come tre elefanti africani. 1000 metri quadrati di questo materiale, appena 100 kg”.

 

 

L’istallazione, realizzata sul tetto, ha permesso agli scienziati australiani di monitorare come grandi aree di queste celle solari stampate rispondano a diverse condizioni ambientali. Il team ha così scoperto che il nuovo fotovoltaico “continua a funzionare costantemente anche in condizioni di scarsa luce e sotto le nuvole, il che significa che gli utenti non avvertiranno cali di produttività”. È così sensibile, si spinge a dire il team, da produrre minuscole quantità di energia anche al chiaro di luna.