Edison Next affianca le grandi aziende nel percorso di decarbonizzazione attraverso progetti su misura. Nell'ambito del fotovoltaico è in grado di sviluppare tutte le fasi, supportando anche l'investimento attraverso modelli come il PPA, sia on site che off site
Negli ultimi anni i nuovi obiettivi vincolanti su clima ed energia, la crisi del gas con il caro energia e gli scossoni registrati a livello economico-finanziario hanno reso sempre più chiaro il rapporto tra transizione energetica e competitività aziendale. Lo dimostrano in parte i dati sulle installazioni fotovoltaiche di taglia C&I (Commerciale e Industriale): solo nel primo semestre 2024, la potenza connessa in questo segmento è aumentata del 60% rispetto allo stesso periodo del 2023. Un mercato in continuo mutamento su cui oggi fanno da leva una serie di incentivi, opportunità normative e modelli contrattuali come i Power Purchase Agreement (PPA). Ne abbiamo parlato con Marco Steardo, Direttore Industry Edison Next, società del Gruppo Edison che accompagna aziende e PA nel percorso di decarbonizzazione e transizione ecologica.
Edison Next è una realtà leader nel percorso di transizione energetica di aziende, pubbliche amministrazioni e territori. Può raccontarci, in particolare, come supporta i clienti industriali?
Edison Next accompagna le grandi aziende nell’ormai inevitabile percorso di decarbonizzazione e transizione ecologica grazie a una piattaforma di servizi, tecnologie e competenze che spazia dall’autoproduzione di energia, ad esempio il fotovoltaico ma anche cogenerazione ad alto rendimento e trigenerazione, a soluzioni per l’efficienza energetica come pompe di calore e soluzioni digitali per il monitoraggio e l’ottimizzazione dei consumi, allo sviluppo dei green gas, ovvero idrogeno e biometano, a soluzioni per la mobilità sostenibile, dove riusciamo a mettere in campo tutti e tre i vettori, elettrico, idrogeno e biometano, e per la circular economy.
Seguiamo un approccio end-to-end, che parte dalla gap analysis, fase fondamentale per identificare e comprendere la distanza tra lo stato attuale e quello desiderato, al fine di sviluppare piani d’azione mirati a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione delle singole realtà. Il passo successivo consiste nell’identificazione di una roadmap di interventi e soluzioni, da dispiegare nel tempo, più adeguate al caso specifico. Infine, ci occupiamo della progettazione e realizzazione degli interventi, anche partecipando all’investimento, per poi arrivare al monitoraggio dei risultati.
Creiamo relazioni di partnership di lungo periodo, costruendo un percorso che si adatti alle specifiche esigenze del cliente e che preveda un mix di soluzioni che bilancino investimenti con un ritorno di breve periodo, come il fotovoltaico, con investimenti più prospettici e a più alto impatto di decarbonizzazione, come l’idrogeno, garantendo sostenibilità sia ambientale che economica e preservando la competitività.
Il fotovoltaico rappresenta uno degli strumenti più efficaci per aiutare le aziende nel loro percorso di decarbonizzazione, alleggerendo la spesa energetica. E i dati 2024 sulle installazioni solari commerciali e corporate ci mostrano segmenti dinamici, con trend di crescita positivi. In questo contesto come si posiziona Edison Next?
Crediamo molto nel fotovoltaico che è senza dubbio la più matura e la più sperimentata delle tecnologie green. Nel 2022, contestualmente alla nascita di Edison Next, abbiamo lanciato un piano di sviluppo con investimenti per 2,5 miliardi di euro al 2030 che comprende anche investimenti su questa tecnologia. L’obiettivo è arrivare al 2030 con 1 GW di fotovoltaico installato. Ed è proprio per sostenere questo obiettivo che poco più di un anno fa siamo entrati in Nyox, società partecipata al 51% da Polytec – società di automazione del Gruppo BM – e al 49% da Edison Next, che è focalizzata sulla progettazione fornitura e installazione di impianti fotovoltaici. L’obiettivo industriale congiunto è realizzare 500 MW di nuova capacità fotovoltaica in un arco temporale di 5 anni. Abbiamo pensato che l’associazione di competenze, brand e capacità di penetrazione del mercato avrebbe reso questo sodalizio vincente, e Nyox sta confermando la nostra convinzione iniziale, avendo già contrattualizzato oltre 120 MW di impianti. I risultati dunque stanno arrivando.
Quali sono i vostri modelli di offerta per il fotovoltaico aziendale? E quali i vantaggi?
Grazie al know-how acquisito in oltre 30 anni di esperienza nei servizi energetici ambientali e alla nostra piattaforma integrata di tecnologie e soluzioni innovative, ci poniamo come partner a 360°. Nell’ambito del fotovoltaico siamo in grado di affiancare l’azienda in tutte le fasi, dalla progettazione, alla richiesta di autorizzazioni, alla realizzazione fino alla manutenzione e al monitoraggio tutti i tipi di impianti, sia a terra, sia sulle coperture degli edifici o su pensilina, assicurando soluzioni su misura, sulla base dei bisogni specifici dell’azienda e delle caratteristiche del sito. E siamo pronti anche a supportarne l’investimento attraverso modelli come, ad esempio, i Power Purchase Agreement.
Il PPA, sia on site che off site, rappresenta, infatti, la risposta più efficace per indirizzare la transizione green delle aziende. Con il PPA, l’azienda può usufruire dell’energia elettrica green prodotta dall’impianto fotovoltaico a tariffe competitive rispetto al mercato, evitando le fluttuazioni dei prezzi e senza doversi preoccupare di altro, in quanto l’investimento iniziale, così come tutta l’attività di sviluppo dell’impianto, sono a carico del fornitore- produttore che rimane proprietario dell’impianto per tutta la durata del contratto (solitamente almeno 10 anni).
Il modello del PPA on site prevede che l’impianto fotovoltaico venga realizzato direttamente sul sito del consumatore e che l’azienda consumi fisicamente l’energia che autoproduce: si tratta della soluzione ideale per chi ha disponibilità di spazi adeguati all’interno del proprio sito aziendale per realizzare impianti fotovoltaici.
Il PPA off site con impianto dedicato, invece, prevede che l’impianto venga realizzato su un sito del consumatore distante dal luogo in cui si svolge l’attività produttiva da alimentare con energia green. Questo modello permette all’azienda acquirente di beneficiare, su tutti i propri siti, dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico off site dedicato. Si tratta di una soluzione ideale per decarbonizzare, ad esempio, i grandi gruppi industriali, che possono così valorizzare le vaste superfici non produttive di cui eventualmente dispongono.
Per gli analisti il 2024 potrebbe essere l’anno d’oro per il mercato dei PPA europei. Come sta andando dal vostro punto di vista in Italia?
Siamo molto fiduciosi. Cerved ha analizzato 3.715 aziende energetiche in Italia e ha calcolato che l’energia solare potrebbe coprire il 17,5% del loro consumo energetico, che incide per un quinto del consumo energetico nazionali. Il passaggio verso questa forma di autoconsumo rappresenta quindi un asset fondamentale e sempre più vantaggioso per le imprese industriali, consentendo loro di abbattere i costi di approvvigionamento energetico e di promuovere la sostenibilità ambientale.
Parlando di nuove norme e meccanismi, il Decreto Energy Release potrebbe avere dei risvolti interessanti per il mercato dei PPA, visto che consente alle aziende di godere di un prezzo agevolato sull’energia elettrica a condizione che le imprese si impegnino a realizzare impianti da fonti rinnovabili. Qual è il suo giudizio sulla norma e quanto inciderà, secondo lei, sullo sviluppo dei PPA italiani? E Edison Next che supporto offre in quest’ambito?
Il giudizio è assolutamente positivo, il meccanismo previsto dal decreto Energy Release è infatti di importanza strategica per due motivi: prima di tutto sostiene la competitività delle imprese energivore permettendo loro di godere per tre anni di un prezzo dell’energia elettrica calmierato rispetto al mercato; poi pone il virtuoso obbligo di realizzare nuova capacità di produzione da fonti rinnovabili, cosa che permetterà al Paese di fare passi in avanti verso la transizione energetica.
Nello specifico, la misura supporta la decarbonizzazione dei settori industriali esposti alla concorrenza internazionale e, quindi, a maggiore rischio di delocalizzazione. Nel concreto il provvedimento stabilisce la cessione anticipata di elettricità a prezzi calmierati per tre anni per le imprese con forte consumo di energia elettrica che si impegnino a realizzare nuovi impianti di energia da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, o al potenziamento delle strutture già esistenti.
L’energia anticipata a prezzo calmierato dovrà essere restituita in 20 anni a decorrere dall’entrata in esercizio degli impianti. Le imprese energivore si assumeranno l’impegno di realizzare nuovi impianti da fonti rinnovabili di potenza minima pari a 200 kW entro 40 mesi dalla sottoscrizione del contratto di anticipazione. Questa nuova capacità di generazione di energia green, come la stipula dei contratti di anticipazione e restituzione dell’elettricità, potranno essere realizzati anche attraverso soggetti terzi con i quali le imprese energivore abbiano sottoscritto appositi contratti di approvvigionamento a termine. La finestra temporale per accedere al beneficio del prezzo calmierato è molto stretta: le manifestazioni di interesse a partecipare alla procedura di assegnazione dell’energia elettrica devono essere presentate entro 60 giorni dall’apertura del portale da parte del GSE.
L’aspettativa di Confindustria è che il decreto Energy Release possa rappresentare un’importante boccata di ossigeno per il mondo delle industrie energivore, tanto da garantire loro circa 1/3 del fabbisogno energetico a prezzi competitivi per i prossimi 3 anni. Data la complessità della normativa e le tempistiche stringenti, rivolgersi a un unico operatore può risultare la soluzione più efficace per non perdere i benefici previsti dall’Energy Release. Le imprese energivore possono affidarsi a Edison Next non solo per la realizzazione di un impianto fotovoltaico dedicato con PPA on site oppure off site, ma anche per la gestione delle pratiche a esso connesse.
Parliamo di casi concreti, con quali realtà avete già stipulato dei PPA?
Con diverse realtà di grandi dimensioni. Per esempio con Berco, società del Gruppo Thyssenkrupp specializzata nella fabbricazione di componenti e sistemi sottocarro per macchine movimento terra cingolate e attrezzature per la revisione e la manutenzione di tali componenti, abbiamo siglato un PPA on site della durata di 20 anni che prevede la progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione di un impianto fotovoltaico a terra di potenza pari a 7,1 MWp presso il sito di Copparo (FE), storico e principale stabilimento di Berco, considerato uno dei poli produttivi più grandi al mondo nel suo settore, che si estende su un’area di 550.000 mq e conta circa 1.400 dipendenti.
L’impianto, ultimato e di cui si attende l’imminente entrata in esercizio, sarà in grado di produrre circa 11.000 MWh all’anno, consentendo di coprire il 9% del fabbisogno di energia elettrica dello stabilimento tramite fonti rinnovabili, riducendo i costi energetici ed evitando l’emissione di 3.800 tonnellate di CO2 l’anno*. Inoltre, l’80% dell’energia autoprodotta sarà utilizzata direttamente dal sito di Copparo. Si tratta di uno dei pochi impianti di ‘taglia grande’ che potrà vantare l’Italia: il Rapporto Statistico annuale del GSE sul solare fotovoltaico segnala infatti che gli impianti fotovoltaici installati con potenza maggiore di 5 MW sono meno dell’1% e, di questi, quelli installati su siti industriali rappresentano solo il 10%.
Altro esempio di impianto fotovoltaico di ‘taglia grande’ è quello che stiamo sviluppando con Bekaert, leader mondiale del mercato e della tecnologia di trasformazione del filo d’acciaio e delle tecnologie di rivestimento, presso lo stabilimento di Macchiareddu (Cagliari). Qui, grazie a un PPA on-site della durata di 12 anni, finanzieremo, realizzeremo e gestiremo l’installazione di un impianto fotovoltaico da oltre 6 MW che coprirà una superficie di circa 23.000 metri quadrati, avrà una produzione elettrica annua di oltre 11,2 GWh, equivalente al consumo annuo di oltre 4.000 famiglie, e consentirà di evitare annualmente l’emissione in atmosfera di circa 3.000 tonnellate di CO₂**. Bekaert Sardegna prevede che auto-consumerà il 93% dell’energia elettrica rinnovabile generata.
* Metodologia di calcolo ottenuta confrontando la produzione da fonte rinnovabile rispetto a produzione da parco termoelettrico italiano (utilizzando fattore emissivo del parco termoelettrico italiano definito nei rapporti ISPRA)
** Il totale delle emissioni evitate è pari al prodotto del risparmio di energia elettrica e il coefficiente emissivo del parco termoelettrico italiano come definito nei rapporti ambientali ISPRA (anno 2021)