Secondo l’Agenzia delle Entrate vendere buona parte dell'energia elettrica prodotta dal proprio tetto solare non comporta l’obbligo di partita IVA
In altre parole la pronuncia stabilisce il principio in forza del quale il produttore sia obbligato ad aprire partita IVA, dal momento che la Corte ha rilevato che lo sfruttamento di un impianto fotovoltaico costituisce un’«attività economica» “se avviene al fine di ricavarne introiti aventi carattere di stabilità”.
In realtà tale principio ha carattere puramente facoltativo è non è stato accolto nella normativa italiana. In tal senso è intervenuta l’Agenzia delle Entrate ma che ha ricordato come in Italia tale attività sia considerata economica solo se “abituale e professionale” escludendo pertanto in tutti gli altri casi l’obbligo di apertura della partita IVA. Potrebbe accadere che il Fisco stesso ne chieda l’apertura anche se non appare molto probabile dal momento che un soggetto che installa un modulo solare sul tetto di casa difficilmente risponderà a quel requisito di professionalità che, a norma di legge, presuppone il carattere di sistematicità.