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Fotovoltaico: realizzato il materiale perfetto per catturare il Sole

Fotovoltaico: realizzato il materiale perfetto per catturare il Sole

 

(Rinnovabili.it) – Una delle chiavi dell’efficienza del fotovoltaico è la capacità del dispositivo stesso di non farsi sfuggire neppure una delle lunghezze d’onda della luce solare, sia quelle del campo visibile che quelle invisibili (infrarossi e UV). Riuscire nell’impresa non è cosa semplice, ma un passo avanti verso l’assorbitore solare perfetto l’ha compiuto proprio in questi giorni il MIT. Gli scienziati del celebre istituto americano hanno sperimentato le proprietà di un cristallo fotonico dielettrico e bidimensionale per riuscire a catture nella maniera più completa possibile lo spettro solare. Lo speciale materiale vanta anche benefici aggiuntivi, quali la capacità di assorbire la luce a prescindere dall’angolo di incidenza e di riuscire a tollerare in maniera ottimale anche alte temperature. Ma cosa ancora più importante, questo cristallo può essere prodotto su grande scala a buon mercato.

 

Per ottenere quello che a prima vista ha tutte le caratteristiche dell’assorbitore fotovoltaico perfetto, Jeffrey Chou e colleghi si sono rivolti per prima cosa alla tecnologia termofotovoltaica o STPV. Si tratta di particolari celle solari che, oltre a convertire direttamente la luce del sole, sono in grado di portare un materiale ad alta temperatura e convertire anche la radiazione infrarossa che questo emette. Alcuni membri del team avevano precedentemente lavorato su un dispositivo STPV che presentava nella struttura delle piccole cavità. “Erano vuote – spiega Chou –  dentro c’era solo l’aria. Nessuno aveva mai provato a metterci dentro un materiale dielettrico, così abbiamo tentato e abbiamo notato alcune proprietà interessanti.”

 

Nel dettaglio, il materiale è composto da nano cavità che possono essere sintonizzate sull’assorbimento di una specifica lunghezza d’onda semplicemente cambiandone la dimensione. Inoltre ha già dimostrato di poter sopportare una temperatura di 1000 gradi Celsius per un periodo di 24 ore e di assorbire la luce solare in modo efficiente da una vasta gamma di angoli: un elemento che renderebbe vetusti i moderni inseguitori solari. “Questo è il primo dispositivo che è in grado di fare tutte queste cose allo stesso tempo”, aggiunge Chou. “Ha tutte le caratteristiche ideali.”

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