Le nuove indagini scaturiscono dagli arresti di 15 persone fatti nell'aprile 2011. I cittadini extracomunitari, impiegati nella costruzione di campi fotovoltaici, venivano "sottopagati e pesantemente sfruttati"
(Rinnovabili.it) – Non è sempre verde il lavoro nel settore del fotovoltaico, a volte, purtroppo, capita anche di imbattersi nel “nero” . Succede nel Salento dove un nuova operazione della Fiamme Gialle ha portato alla luce il cosiddetto sommerso di lavoro nel settore del solare locale. L’attività ispettiva, avviata dai Militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi dopo lo scandalo Tecnova nel 2011, ha fatto segnalare ai competenti Enti previdenziali ed assistenziali la posizione irregolare di 564 lavoratori e nello specifico, 329 lavoratori “in nero” e 235 con irregolarità contributive.
“L’operazione – spiega la finanza in una nota stampa – scaturisce da pregressa attività d’indagine condotta dalle Fiamme Gialle di Brindisi, all’esito della quale furono eseguite 15 ordinanze di custodia cautelare in carcere e individuata un’associazione a delinquere dedita, tra l’altro, alla commissione di gravi reati nei confronti di cittadini extracomunitari che versavano in condizioni economiche disperate e che, pertanto, impiegati nella costruzione di campi fotovoltaici nel Salento, venivano sottopagati e pesantemente sfruttati, senza il riconoscimento dei propri diritti in materia retributiva, assistenziale e previdenziale”. L’operazione ha inoltre permesso di accertare contributi INPS evasi per oltre 500mila euro.