(Rinnovabili.it) – Tra poco più di tre anni la capacità fotovoltaica installata a livello mondiale supererà il gas fossile. Mentre l’anno successivo, il 2027, batterà anche il carbone. Diventando la più grande fonte di generazione elettrica con il 22,2% del totale. Nei prossimi cinque anni, infatti, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, la capacità globale del solare fotovoltaico è destinata quasi a triplicare, segnando una crescita che sfiora i 1.500 GW nel lustro. Trainata sia da impianti utility-scale – che resta in molti paesi l’opzione meno costosa per la generazione elettrica, nonostante il caro materiali – sia dal boom atteso di tetti solari.
Il futuro del fotovoltaico in Italia
La crescita sostenuta del fotovoltaico sarà spinta soprattutto dalla Cina. Ma anche l’Europa e l’Italia saranno protagoniste nella corsa allo sfruttamento dell’energia dal sole. Da gennaio a settembre 2022, il settore solare nazionale ha più che doppiato i risultati del 2021 per numero di impianti e nuova capacità installata. Un tasso di crescita che non si vedeva dai tempi dell’ultimo Conto Energia, nell’ormai lontano 2013. +7,1% secondo i calcoli del GSE, pari a 1,6 GW di nuova capacità solare, ovvero oltre 12mila impianti tra sistemi grandi e piccoli. In tutto, ad oggi, sono attivi nel Belpaese 1,14 milioni di impianti per una potenza complessiva maggiore di 24,2 GW.
Numeri positivi, che sono destinati a crescere ancora più rapidamente nei prossimi anni. Per quanto la performance del fotovoltaico italiano sia da encomiare, il Belpaese resta ancora distante dai 10 GW all’anno di nuove installazioni necessarie perché l’Italia raggiunga gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. D’altro canto, un recente rapporto di Ambrosetti e A2A stima il potenziale di crescita del fotovoltaico in 105,1 GW (pari a 5 volte l’attuale capacità installata). Mentre per Ispra il potenziale italiano del solo fotovoltaico su tetto arriverebbe a 90 GW. Senza dimenticare che, tra le carte in favore dell’energia dal sole, c’è una esposizione all’impatto della crisi climatica ben minore rispetto ad altre fonti rinnovabili come l’idroelettrico, la cui generazione di elettricità nei primi 9 mesi del 2022 è calata del 37,6%.
L’energia dal sole protagonista a K.EY – The Energy Transition Expo
Saranno questi i temi al centro di K.EY – The Energy Transition Expo, la nuova veste della manifestazione di Italian Exhibition Group sulla transizione energetica più importante per il mercato italiano, il Bacino del Mediterraneo e l’Africa, che negli ultimi 15 anni è andata a braccetto con Ecomondo con il nome di Key Energy. Nel 2023 cambiano le date ma non il luogo della fiera: l’appuntamento, infatti, è dal 22 al 24 marzo nella consueta cornice della Fiera di Rimini. Cambia anche la forma, con uno spazio espositivo dedicato per ciascuno dei sei pilastri tematici attorno ai quali è strutturato l’evento: Solar, Wind, Hydrogen, Energy Efficiency, e-Mobility e Sustainable City.
Nel contesto della kermesse, ampio spazio sarà dedicato al fotovoltaico con SEC – SOLAR EXHIBITION & CONFERENCE, l’area espositiva riservata a Fotovoltaico, Storage e Solare, che per la prima volta è all’interno della fiera. Vetrina e hub del futuro energetico prossimo, SEC spazierà dal residenziale all’utility scale, dal fotovoltaico per l’industria all’agrivoltaico, fino alle comunità energetiche.
Nell’area espositiva trovano spazio i key player di settore: produttori di tecnologie e distributori specializzati in moduli inverter, batterie, sistemi di fissaggio, tracker, sistemi di monitoraggio e componentistica, a fianco di aziende e produttori di servizi per il fotovoltaico che vanno dall’Operation & Maintenance ai servizi finanziari alle Energy Service Company (E.s.co.). All’interno di K.EY, la Fiera di Rimini ospiterà anche la terza edizione di ForumTech, l’evento organizzato da Italia Solare che presenta una mappa del settore del solare fotovoltaico attraverso le tecnologie e le applicazioni più innovative.
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