
Analisi comparativa degli ecosistemi nazionali di innovazione per il fotovoltaico integrato negli edifici
Il fotovoltaico integrato in edilizia, o Building Integrated Photovoltaic (BIPV), rappresenta ancora una nicchia nei principali mercati solari europei. Il quadro istituzionale formale (vale a dire regolamenti, standard, ecc.) risulta per lo più poco sviluppato o non specifico. Il BIPV in genere non è considerato un prodotto edilizio, nonostante il suo obiettivo sia quello di sostituire gli elementi di costruzione. E non dispone, di incentivi dedicati dal momento che i sussidi sono diretti più semplicemente al fotovoltaico sugli edifici (BAPV).
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Questo il quadro complessivo restituito dall’Analysis of Technological Innovation Systems for BIPV in Different IEA Countries, condotta nell’ambito del Task 15 del programma IEA PVPS.
Il rapporto fornisce un’analisi comparativa degli ecosistemi nazionali di innovazione per il fotovoltaico integrato negli edifici in sette paesi: Austria, Australia, Finlandia, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Svezia. Un’analisi attenta ma non semplice visto che la maggior parte delle nazioni studiate non dispone di statistiche sulle dimensioni del mercato del BIPV.
Alcuni dati emergono però chiaramente. L’Italia grazie a storici sussidi dedicati al segmento oggi vanta la maggiore capacità installata totale in quest’ambito, con oltre 2,5 GW di potenza cumulata. Tra gli altri, i Paesi Bassi hanno una capacità BIPV installata totale stimata di circa 0,15 GWp e l’Austria a di 0,029 GWp (dato al 2021). Per le altre realtà non esistono stime precisesulle dimensioni del mercato, tuttavia in Spagna si ritiene che siano attivi almeno 2,64 GWp di impianti fotovoltaici montati sugli edifici (BAPV + BIPV).
In compenso quest’ultima si fa notare tra tutte le altre nazioni grazie alle facciate solari. Il suo sottomercato di fotovoltaico integrato in facciata è addirittura ben più esteso di quello sulle coperture.
Fotovoltaico integrato in edilizia, l’innovazione
Dal rapporto emerge anche come il Belpaese spicchi anche sul fronte innovazione. I Paesi Bassi e l’Italia risultano essere le due nazioni tra quelle analizzate con il maggior numero di domande di brevetto o brevetti registrati. “Per quanto riguarda l’Italia, il numero è dovuto principalmente all’effetto boom della passata legge sulle tariffe incentivanti che richiedeva un brevetto europeo per i sistemi di montaggio di una delle due categorie di prodotti incentivati, e l’effetto di questi requisiti persiste ancora oggi. In Italia, l’architettura storica e il patrimonio urbano hanno portato a una significativa ricerca, nell’ambito dell’innovazione, di speciali tegole BIPV da integrare nei contesti storici”.
La maggior parte delle invenzioni si concentra ovviamente sulle applicazioni solari per tetti coinvolge i produttori solari, i centri di ricerca, le università e, in misura minore, l’industria delle costruzioni.
Nel complesso la nostra nazione si distingue per un ecosistema di fotovoltaico integrato in edilizia ben strutturato con una discreta interazione tra diversi attori. Ad esclusione degli sviluppatori immobiliari, delle aziende edilizie e dei decisori politici.
I risultati
“Per passare da un mercato di nicchia a un mercato commerciale, un Sistema di Innovazione tecnologica (TIS) deve funzionare correttamente. Ciò viene valutato utilizzando otto funzioni TIS. Di queste 8, tutti i paesi hanno almeno tre funzioni con un adempimento insufficiente per una crescita del mercato commerciale. Tutti soffrono di una diffusione insufficiente della conoscenza (all’industria delle costruzioni, al mercato, alla pubblica amministrazione e/o agli attori di supporto) e di una formazione insufficiente del mercato (attraverso la spinta del mercato, la trazione del mercato o gli incentivi di mercato). Inoltre, la creazione di capitale sociale è bassa in sei paesi su sette, il che ostacola molti altri aspetti come la legittimazione, la mobilitazione delle risorse e la sperimentazione imprenditoriale”.
Alla luce di quanto sopra, ha senso per gli attori del settore e i responsabili politici aumentare la cooperazione internazionale e concentrarsi sulle seguenti raccomandazioni.
- Coinvolgere nuovi attori nel TIS, per colmare le lacune e aumentare la diversità
- Aumentare il networking e la collaborazione tra gli attori della catena del valore
- Colmare i divari (culturali e relazionali) tra i settori solare e delle costruzioni
- Stimolare ulteriore innovazione e sviluppo (razionalizzando la produzione e l’applicazione)
- Migliorare le normative politiche, la standardizzazione e aumentare la guida tecnica per il BIPV
- Stimolare i mercati BIPV
- Aumentare l’istruzione, la formazione e il trasferimento di conoscenze sul BIPV
Le raccomandazioni per l’Italia chiedono di inserire il fotovoltaico integrato in edilizia nei decreti nazionali, di formare la pubblica amministrazione, di coinvolgere la finanza nei modelli BIPV, assieme a nuove esigenze di standardizzazione e la certificazione.
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