Il fotovoltaico integrato in edilizia gioca a nascondino
(Rinnovabili.it) – Le tegole solari di Tesla e competitor stanno catalizzando tutta l’attenzione mediatica in tema di fotovoltaico integrato. L’idea di nascondere in bella vista le tecnologie per sfruttare l’energia pulita risponde ad un’esigenza estetica che oggi accomuna sempre più progettisti e prosumers. Ma, se da un lato il tetto è senza dubbio il posto più adatto dove inserire il fotovoltaico domestico, dall’altro non è certo l’unico componente edilizio che si presta all’integrazione tecnologica “invisibile”.
A dimostrarlo sono i blocchi di vetro solari Solar Squared, mattoni trasparenti da incorporare nelle facciate degli edifici per catturare la luce e trasformarla in elettricità. Visivamente ricordando i mattoncini giocattolo della famosa casa danese. Sia in versione completamente trasparente che colorata, racchiudono al loro interno minuscole celle solari su cui è concentrata la luce tramite apposite ottiche.
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Le Solar Squared sono state create dagli ingegneri dell’Università di Exeter, in Inghilterra, e rappresentano ora la scommessa commerciale di una giovane startup, la Build Solar, fondata dagli stessi scienziati che hanno lavorato al progetto. Il brevetto deve essere ancora registrato e i dettagli tecnologici sono ovviamente pochi. “Si stima che gli edifici consumino più del quaranta per cento dell’elettricità prodotta in tutto il mondo. Questa nuova tecnologia consentirebbe di produrre elettricità sul sito di utilizzo, integrandosi perfettamente nell’edificio” promettevano in una notata stampa i ricercatori all’inizio di questa estate.
Gli inventori hanno collaborato la società Glass Block Technology Ltd per rendere il prodotto in grado di adattarsi perfettamente ai nuovi edifici o alla ristrutturazione di quelli esistenti. I blocchi in vetro solari possono sostituire i mattoni tradizionali, garantendo un’eccellente illuminazione diurna e garantendo un maggiore isolamento termico rispetto ai blocchi di vetro tradizionali . Il dottor Hasan Baig, fondatore di Build Solar e ricercatore presso l’ateneo britannico, spiega: “il fotovoltaico integrato rappresenta un’industria in crescita con un tasso di sviluppo annuo del 16%. La creazione di un’impresa che possa soddisfare questo mercato in aumento è assolutamente vantaggiosa per l’economia britannica a lungo termine “.
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“Stiamo cercando di costruire tecnologie solari integrate, convenienti, efficienti e attraenti, che abbiano il minimo impatto sul paesaggio locale” gli fa eco il professor Tapas Mallick , consulente scientifico per Build Solar. “È un’impresa emozionante e dovrebbe catturare l’immaginazione dell’industria delle costruzioni”.