I progressi del fotovoltaico in perovskite
(Rinnovabili.it) – Continuano a migliorare le prestazioni del fotovoltaico in perovskite. Gli scienziati Jun Peng e Thomas White dell’Australian National University sono riusciti a spostare un po’ più in alto l’asticella della resa creando la prima cella da 1 cm quadrato con un’efficienza del 21,6 per cento. Il valore è il più alto mai raggiunto al mondo per una superficie di questa ampiezza. Il precedente record mondiale per questa tecnologia – il 22,1 per cento raggiunto nel 2017 dall’Istituto Nazionale di Scienza e Tecnologia della Corea del Sud – era legato infatti ad una cella molto più piccola che, una volta ridimensionata a 1 cm x 1 cm, non era stata in grado di superare il 19,7 per cento. Nel diagramma Best Research-Cell Efficiency elaborato quest’anno dal National Renewable Energy Laboratory degli Stati Uniti, il primato era stato assegnato ad un’unità creata congiuntamente dal Korea Research Institute of Chemical Technology e dal MIT, assegnandole un’efficienza di conversione del 25,2 per cento, ma ad oggi non sono stati pubblicati dettagli sul lavoro svolto.
“Quando (le celle) sono molto piccole, è difficile misurarle con precisione e non è necessariamente rappresentativo di ciò che accadrebbe se si aumentassero le dimensioni”, ha affermato il professore associato ANU Thomas White. “Quindi il nostro risultato è il più alto su una scala che molti considerano il minimo: un centimetro quadrato”.
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Per raggiungere il risultato record, il co-ricercatore Jun Peng ha sviluppato un nuovo materiale nanostrutturato. “Una cella solare efficiente deve essere in grado di produrre sia alta tensione che alta corrente”, ha spiegato Peng. “Può essere difficile raggiungere entrambi allo stesso tempo, ma lo strato nanostrutturato nelle nostre celle lo rende possibile”. Il nuovo record di efficienza indica che il fotovoltaico in perovskite è ora in grado di produrre una potenza di 216 watt per metro quadrato.
“Ci sono tre cose che si cerca di ottenere con le celle solari: che siano efficienti, stabili ed economiche”, ha aggiunto White. “Le perovskiti rappresentano il futuro: ora l’efficienza è competitiva e il costo è uno dei maggiori punti di forza. La vera sfida ora è renderle sufficientemente stabili per essere utilizzate su un tetto, ad esempio, dove devono poter durare dai 25 ai 30 anni anche a temperature estreme”.
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