La capacità fotovoltaica cumulata del Gigante asiatico ha superato i 400 GW
(Rinnovabili.it) – Non si ferma la crescita del fotovoltaico in Cina. Anzi, se possibile, accelera ulteriormente rispetto ai già ottimi risultati conseguiti nel 2022.
Che per l’energia solare sia un momento d’oro lo stanno dimostrando le statistiche di diversi Paesi nel mondo, Italia compresa che da gennaio a febbraio ha installato ben 671 MW fotovoltaici. Ma ovviamente i numeri della Repubblica popolare appaiono tutti “fuori scala”.
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I dati 2023 del fotovoltaico in Cina
Stando ai nuovi dati della National Energy Administration (NEA), l’agenzia governativa per l’energia, il paese ha raggiunto una capacità fv cumulata di ben 430 GW grazie alle installazioni record del primo trimestre 2023. Nel dettaglio, da gennaio a marzo di quest’anno il fotovoltaico in Cina è cresciuto di altri 33,6 GW dimostrando di saper fare meglio del 2022. Lo scorso anno si era chiuso, infatti, con 87,41 GW di nuove aggiunte e un totale cumulato di oltre 392 GW.
Dai dati della NEA emerge inoltre un ottimo trend mensile: la Repubblica popolare ha installato 11,7 GW a gennaio, 8,67 GW a febbraio e 13,29 GW a marzo.
Per il più potente produttore di energia solare al mondo e più grande fabbricatore di pannelli si tratta di un ottimo risultato ma non così scontato. Nonostante i minori costi di investimento, il comparto sta, infatti, attraversando alcune difficoltà. Oggi gli sviluppatori devono destreggiarsi tra una serie di vincoli normativi come il requisito d’accumulo obbligatorio per i nuovi impianti fotovoltaici e le restrizioni per l’impiego di terreni e risorse idriche.
Parte dei problemi arrivano indirettamente dal mercato internazionale. Le nuove politiche energetiche di Europa, Stati Uniti e India che premiano l’industria manifatturiera interna a discapito dei concorrenti cinesi, preoccupano le grandi aziende del Paese, fino a ieri leader indiscusse del settore. Per ora l’export fotovoltaico della Cina continua a viaggiare su grandi cifre, ma il ritmo è decisamente rallentato con possibili tagli agli introiti nel breve termine.
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