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Fotovoltaico, i nuovi tagli della Bulgaria

A partire da settembre 2012 il governo potrebbe applicare una nuova decurtazione del 35% per le grandi installazioni su tetti e del 28% per gli impianti a terra

(Rinnovabili.it) – Non si ferma l’ondata di rimodulazioni tariffarie che ha investito il solare europeo. Dopo l’entrata in vigore dei nuovi regimi incentivanti in Italia e Germania, la Bulgaria fa sapere che è pronta a passare nuovamente la forbice sul proprio Feed-in-Tariff, riducendo gli attuali tassi garantiti per l’elettricità generata dai nuovi parchi fotovoltaici. Dopo il dimezzamento delle quote offerte operato a giugno, a partire da settembre 2012 il governo applicherà una nuova decurtazione del 35 per cento per le grandi installazioni su tetti e del 28 per cento per gli impianti a terra.

“I nuovi piani uccideranno il business dell’energia solare in Bulgaria, perché, con il livello dei nuovi incentivi, non ha più senso investire”, ha commentato Nikola Gazdov, presidente dell’Associazione del Fotovoltaico bulgara, nonostante si stia ancora aspettando la decisione definitiva. L’Authority per l’energia bulgara ha giustificato l’inaspettata misura sottolineando ancora una volta come il boom solare che ha investito la nazione si sia riflettuto in un aumento degli oneri a carico dei consumatori. L’ondata di solar farm che ha investito il paese spiega il regolatore ha spinto i prezzi al consumo in crescita del 13 per cento nel 2012. Il governo sta anche valutando se imporre ulteriori tasse o imposte sugli impianti al pari di quanto è stato fatto nella Repubblica ceca nel 2010.