Lanciato negli USA il più grande fondo di investimento mai realizzato per degli impianti fotovoltaici residenziali
(Rinnovabili.it) – Un altro colpo nelle green energy per Google. Il gigante di Mountain View ha firmato un accordo con l’americana Solar City Corp. per dare il via a un nuovo progetto di solarizzazione dei tetti statunitensi. Insieme i due partner hanno creato un fondo di 750 milioni di dollari – di cui quasi metà sborsati da Big G – per il finanziamento di circa 25.000 progetti solari residenziali; i soldi saranno impiegati per coprire le spese di istallazione dei moduli sui tetti e i proprietari delle abitazioni pagheranno un canone mensile di locazione dei pannelli, senza doversi impegnare con grosse cifre per l’avvio del progetto. Si tratta, spiegano entrambe le società in una nota stampa – del più grande fondo di investimento mai realizzato per degli impianti fotovoltaici residenziali. Ma per molti l’accordo deve essere letto come una diretta conseguenza del momento che l’industria solare americana sta vivendo in questi giorni.
L’energia fotovoltaica ha rappresentato nel 2014 più di un terzo di tutti i nuovi impianti energetici all’interno degli Stati Uniti, e le previsioni di settore affermano che potrebbe crescere fino a 40 per cento entro la fine del 2015. Senza contare che le istallazioni di tetti solari sono una delle branche del comparto a poter vantare già oggi il raggiungimento della grid parity in almeno 10 stati americani. Secondo una recente analisi effettuata dalla effettuata dalla Deutsche Bank, le spese di acquisto da parte degli utenti ed i costi di finanziamento sarebbero in netto calo in tutta il territorio stelle e strisce; le prospettive a breve – anzi brevissimo termine – sono così buone da ipotizzare addirittura un raddoppio delle vendite di fotovoltaico domestico e il raggiungimento della grid parity completa in tutti e 50 gli stati della federazione entro, solo, il 2016. A coronare il momento d’oro che il solare statunitense sta vivendo c’è anche una latro dato: attualmente il comparto fotovoltaico impiega il doppio dei lavoratori del settore del carbone.