La Repubblica africana è in cima alla classifica realizzata da IHS sull’attrattività economica dei mercati emergenti nel settore solare, seguita da Thailandia e Turchia
Con un punteggio di 66 su 100, frutto dei dati sul clima macroeconomico, la dimensione potenziale del mercato, la redditività e la maturità della pipeline, il Paese domina la classifica dell’IHS, seguito a distanza dalla Thailandia (49 punti). In realtà, per quest’ultimo la società d’analisi prevede un calo d’attrattività una volta terminato l’attuale Feed-in-Tariff dedicato agli impianti fotovoltaici a terra e quelli nelle zone rurali; per tutto il 2014, infatti, lo Stato continuerà a elargire incentivi unicamente agli impianti solari sul tetto, fino a raggiungere il cap di potenza di 200 MW.
Il terzo posto è occupato invece dalla Turchia la cui domanda energetica in crescita, unitamente a degli incentivi stabili, sta offrendo interessanti condizioni agli investitori; unico neo, una filiera che deve fare ancora i conti con diversi ostacoli burocratici e che ha fatto sì che, ad oggi, siano stati allacciati alla rete appena 3 MW contro il GW potenziale stimato. A chiedere la top five di IHS sono la Romania con punteggio 43, e il Messico quinto con 42 punti.