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Il fotovoltaico del futuro assomiglia a un girasole?

Il fotovoltaico del futuro assomiglia a un girasole-(Rinnovabili.it) – L’ultima novità del fotovoltaico è un girasole, e l’ha inventato il gigante dell’informatica IBM. Si tratta di un prototipo per la generazione di energia solare, a metà fra un’enorme parabola e un girasole alto 9 metri e coperto di sottili specchi in alluminio di forma circolare. Una miriade di tubicini fungono da conduttori per il liquido di raffreddamento. La macchina, costruita insieme alla svizzera Airlight Energy, è in grado di convertire l’80% delle radiazioni solari in energia elettrica e acqua calda, dicono i progettisti. Ciascun dispositivo può generare fino a 12 kW di potenza elettrica e 20 kW termici in una giornata soleggiata, abbastanza per rifornire diverse case.

 

Alla presentazione ufficiale, tenutasi a Zurigo, i direttori delle due compagnie hanno dichiarato congiuntamente che entro il 2017 il generatore sarà pronto per il mercato, potrà essere prodotto spendendo la metà, o addirittura un terzo, rispetto ai convertitori odierni. Secondo IBM, il segreto sta tutto nei minuscoli tubicini che trasportano l’acqua dal gruppo di specchi al cuore di ciascun dispositivo. È lo stesso sistema che la compagnia adopera per raffreddare i suoi supercomputer ad alte prestazioni.

«Ci siamo ispirati al sistema circolatorio del corpo umano», ha detto Bruno Michel dai laboratori IBM di Zurigo.

 

Il girasole opera attraverso un dispositivo di tracciamento della luce solare, che permette lo spostamento della parabola cosicché sia sempre rivolta verso la fonte luminosa. La radiazione viene incamerata da un gruppo di celle fotovoltaiche che poi la trasformano in energia elettrica. Senza l’apporto di acqua distillata tramite il dedalo di tubicini, tuttavia, l’operazione sarebbe impossibile: le temperature raggiungerebbero infatti i 1000°C, mentre adesso si stabilizzano sui 90°C.

Oltre ai diversi usi dell’elettricità, il calore può essere impiegato per dissalare l’acqua per trasformarla in potabile: basterebbe farla bollire, isolando tramite apposite membrane porose le impurità. A questo punto un campo di “girasoli” potrebbe, pensano i produttori, dissetare un’intera città.

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