(Rinnovabili.it) – Incentivi per gli impianti solari realizzati sulle discariche che hanno raggiunto il limite di capacità. E’ quanto ha deciso proprio in questi giorni il governo giapponese nel tentativo di aumentare la diffusione del fotovoltaico sul territorio nazionale. Secondo quanto riportato dal quotidiano Asahi Shimbun e da altre fonti locali, uno studio commissionato dal Ministero dell’Ambiente nipponico nel 2013 e solo recentemente concluso, avrebbe evidenziato come le discariche del Paese possano offrire una superficie totale atta ad ospitare intorno ai 7.4 GW di nuova capacità solare. Un quantitativo importante che permetterebbe alla nazione di crescere in potenza “verde” senza andare ad intaccare il territorio; molti dei siti in questione infatti non potrebbero altrimenti essere riproposti per un ulteriore utilizzo.
Il Ministero ha pubblicato un documento sul proprio sito web mettendo in evidenza alcune delle questioni al centro della proposta e annunciando che il nuovo regime di incentivi dovrebbe durare tre anni fiscali. Il documento ministeriale afferma inoltre che Tokyo, oltre ad offrire il sostegno diretto ai progetti di costruzione e di sviluppo, continuerà a finanziare e realizzare studi di fattibilità sulle discariche. Il progetto cercherà in parte anche di risollevare le sorti del fotovoltaico giapponese, oggi alle prese con poche difficoltà. Nonostante il Giappone abbia stabilito come obiettivo nazionale l’istallazione di quasi 66 GW di energia solare, finora infatti sono stati collegati alla rete solo 8,7 GW (dati governativi del 31 marzo). “I politici giapponesi non si aspettavano questo boom del fotovoltaico che, combinato con una mancanza di conoscenza in termini di lavoro e costi, ha portato a gravi errori” ha dichiarato Mika Ohbayashi, della Japan Renewable Energy Foundation. I progetti solari sono stati ostacolati dalla mancanza di tecnici qualificati, ritardi nelle approvazioni e, soprattutto, questioni economiche.