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Fotovoltaico galleggiante, il Brasile sceglie le dighe idroelettriche

Il Brasile inaugura i lavori del primo impianto solare flottante su una diga idroelettrica: 5MW che sfrutteranno le linee di trasmissioni già esistenti

Fotovoltaico galleggiante, il Brasile sceglie le dighe idroelettriche

 

(Rinnovabili.it) – Sembra essere diventata la nuova moda delle istallazioni solari: scegliere bacini artificiali dove realizzare impianti di fotovoltaico galleggiante in relazione simbiotica con le acque su cui trova spazio. L’idea ha già convinto India, Gran Bretagna (che si è aggiudicata anche il record di fotovoltaico galleggiante più grande d’Europa) e Giappone. Ora nella lista degli antesignani del solare flottante fa capolino anche il Brasile. L’agenzia energetica brasiliana ha annunciato il via libera alla prima fase di lavori d’istallazione dei moduli sulla diga idroelettrica di Balbina in Amazzonia. In questa prima fase sarà realizzato un impianto fotovoltaico galleggiante da 1 MW di picco, la capacità sarà portata a 5 MW in un secondo momento. Inoltre un progetto simile prenderà corpo anche presso la centrale idroelettrica di Sobradinho a Bahia l’11 marzo.

 

La scelta delle dighe in questo caso non è legata alle preoccupazioni in merito al consumo di terra: la siccità che sta colpendo il Paese ha effetti considerevoli sulla produzione idroelettrica. A causa del prolungarsi di queste condizioni meteo avverse, la sottostazione e la linea di trasmissione dell’impianto di Balbina idroelettrica sono sottoutilizzate. In questo caso, dunque, il solare sarebbe una soluzione doppiamente vincente dal momento che potrebbe godere di tutte le infrastrutture esistenti per la trasmissione dell’energia prodotta. “E’ un’operazione win-win. Se ho l’energia solare, sono in grado di gestire l’uso dell’acqua”, ha commentato il ministro delle Miniere e dell’Energia, Eduardo Braga, durante la cerimonia di inaugurazione del progetto pilota.

 

Quando pienamente operativa, la centrale coprirà più di 50 mila metri quadrati della diga con pannelli. Per la sua realizzazione sono stati coinvolti anche i ricercatori dell’Università Federale di Pernambuco (UFPE e dell’Università Federale di Amazonas (UFAM).

Entrambi i progetti fv richiedono un investimento di quasi 26,7 milioni dollari e prevedono a fine 2019 di portare al Paese 10 MW di energia pulita in più.