Il fotovoltaico a film sottile supera il 22% d’efficienza
(Rinnovabili.it) – Nuovi progressi per il fotovoltaico a film sottile. Gli scienziati dell’Università della California, a Los Angeles, hanno creato una cella solare thin film altamente efficiente e in grado di generare più energia dalla luce rispetto a prodotti simili. Il dispositivo è stato creato spruzzando un sottile strato di perovskite, un composto artificiale che sta guidando la nuova generazione dei pannelli fotovoltaici, su una cella solare in CIGS, ossia un composto di rame, indio, gallio e selenide. Il risultato di questo nuovo mix è un’unità a doppio strato che converte il 22,4% della luce incidente in elettricità: un record per questo tipo di tecnologia il cui valore più alto mai raggiunto era stato un 19,9% d’efficienza nel 2015.
La performance è stata confermata da test indipendenti presso il National Renewable Energy Laboratory del Dipartimento dell’Energia americano e la ricerca è apparsa in questi giorni su Science. La pubblicazione scientifica mostra come il nuovo fotovoltaico a film sottile abbia migliorato le prestazioni senza perdere la sua tipica sottigliezza. L’unità CIGS, che ha uno spessore di circa 2 micron assorbe la luce solare e genera energia con un’efficienza del 18,7%, ma l’aggiunta di uno strato di cristalli di perovskite – spesso solo un micron – è in grado di regalare al dispositivo quasi 4 punti percentuali in più.
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“Con il nostro design di celle solari tandem, preleviamo energia da due parti distinte dello spettro solare sulla stessa area del dispositivo”, spiega Yang Yang, il ricercatore a capo del progetto. “Questo aumenta la quantità di elettricità generata dalla luce solare rispetto al singolo strato CIGS”.
Secondo lo scienziato, la tecnica di spruzzatura della perovskite potrebbe essere incorporata in maniera facile ed economica negli attuali processi di produzione. “La nostra tecnologia ha aumentato le prestazioni della cella solare CIGS di quasi il 20% rispetto a quelle originali”, ha affermato Yang. “Ciò significa una riduzione del 20% dei costi energetici”. L’obiettivo del team californiano è ora avvicinarsi il più possibile al 30% d’efficienza.