Entro 10 anni il costo di produzione in Europa centrale e meridionale sarà sceso tra 4 e 6 centesimi per kWh ed nel 2050 subirà un ulteriore calo assestandosi tra i 2 a 4 centesimi
(Rinnovabili.it) – L’energia solare potrebbe essere economicamente più conveniente di quella ottenuta da carbone e gas già entro il 2025 nelle regioni più soleggiate. Questa la conclusione di uno studio redatto dall’ISE dell’Istituto Fraunhofer e pubblicato a solo un giorno dalla presentazione dell’Unione Energetica Europea. Mentre Bruxelles rende le proprie politiche energetiche sempre più distanti dal supporto alle fonti rinnovabili, i ricercatori del celebre centro scientifico tedesco affrontano da vicino il futuro del fotovoltaico. Secondo il report, intitolato “Current and Future Cost of Photovoltaics” e commissionato da Agora Energiewende, in pochi anni gli impianti solari forniranno l’energia più economica ottenibile in molte parti del mondo. Entro il 2025, il costo di produzione in Europa centrale e meridionale sarà sceso tra i 4 e i 6 centesimi per chilowattora e per il 2050 subirà un ulteriore calo assestandosi tra i 2 a 4 centesimi per chilowattora.
Troppo rosee queste previsioni? Gli autori ci tengono a spiegare di aver utilizzato solo ipotesi prudenti in merito agli sviluppi tecnologici previsti per l’energia solare. E in realtà il fotovoltaico risulta conveniente già oggi: nel deserto di Dubai è stato firmato di recente un contratto di acquisto a lungo termine per l’energia solare ad un prezzo di 5 centesimi per chilowattora, mentre in Germania i grandi impianti solari forniscono elettricità anche sotto i 9 centesimi. In confronto, l’elettricità da carbone e da nuove centrali a gas costa tra i 5 e 10 centesimi per chilowattora e quella nucleare 11 centesimi. “Lo studio dimostra che l’energia solare ha aumentato la sua economicità molto più velocemente di quanto la maggior parte degli esperti avevano previsto”, spiega Patrick Graichen, Direttore di Agorà Energiewende. “I piani per i futuri sistemi di alimentazione dovrebbero pertanto essere rivisti. Fino ad ora, la maggior parte di essi inseriva solo una piccola quota di energia solare nel mix. In considerazione dei costi estremamente vantaggiosi, dovrebbe però svolgere un ruolo di primo piano, insieme con l’energia eolica – anche, e soprattutto, come misura low cost per contribuire alla protezione del clima internazionale”.