Il comparto è passato dai 14.2GW dal 2013 ai 35.9GW di fine 2014. A guidare la crescita, Stati Uniti e Cina
(Rinnovabili.it) – Il 2014 è stato un buon anno per il fotovoltaico di taglia industriale. Lo rivela il progetto britannico Wiki-Solar.org presentando gli andamenti di questo specifico settore dell’energia solare. Attraverso l’ampio database elaborato da Wiki-Solar.org e dedicato esclusivamente ai progetti solari industriali (ovvero con una potenza dai 5 ad oltre 10 MW) è possibile osservare come il comparto sia cresciuto del 65% in un solo anno, passando così dai 14.2 GW dal 2013 ai 35.9GW di fine 2014. A guidare la crescita, non ci sarebbe neppure bisogno di dirlo, sono sempre i due giganti: Stati Uniti e Cina. La prima raggiungendo quota 513 centrali e una potenza di 9,3 GW, la seconda con 306 impianti per una potenza di oltre 8,5 GW. Buone performance arrivano anche dall’Unione Europea il cui mercato del fotovoltaico su scala industriale ha finalmente ripreso a crescere dopo i cali del 2012 e 2013. Commentando i risultati, Philip Wolfe, fondatore di Wiki-Solar, ha spiegato come “la rinascita dell’Europa” sia stata “alimentata soprattutto da un mercato britannico particolarmente vivace”. Wolfe prevede, inoltre, che la corsa al fotovoltaico a terra prima che si chiuda il regime incentivante, farà sì che il Regno Unito sorpassi entro la fine dell’anno anche l’India (quarta in classifica mondiale) o forse anche la Germania (attualmente terza). Ma aggiunge il fondatore, “solo gli Stati Uniti, la Cina e l’India potranno vantare una crescita costante a lungo termine”.
E l’Italia? Ottavo posto a fine 2014 con i suoi 90 impianti di fotovoltaico su scala industriale per una potenza di 922 MW, il Belpaese si prepara a stringere ancora di più la cinghia. Peraltro le ultime previsioni per il comparto fotovoltaico nostrano indicano che la crescita futura prenderà direzioni ben lontane dalla scala utility. Per quanto riguarda il 2015, è più che probabile che il mercato italiano conterà per lo più sullo sviluppo dei SEU e sulle istallazioni domestiche supportate dalle detrazioni IRPEF. Grazie a questi fattori, è possibile attendersi per l’anno in corso un volume di installazioni compreso tra i 400 ed i 500 MW, legati al segmento residenziale e agli impianti con taglia inferiore ad 1 MW.