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Fotovoltaico di qualità? Per riconoscerlo c’è il badge di Solar Best Practice 

Fotovoltaico di qualità
Photo by CHUTTERSNAP on Unsplash

Nasce la piattaforma digitale sulle migliori pratiche nel solare

(Rinnovabili.it) – Il fotovoltaico di qualità? Per riconoscerlo potrebbe essere d’aiuto il badge di Solar Best Practice, la nuova piattaforma online inaugurata stamane da SolarPower Europe. Una sorta di sportello unico per aiutare i fornitori di servizi e i clienti ad orientarsi nel mercato attraverso dati uniformi e standardizzati.

Come riconoscere il fotovoltaico di qualità?

Le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione (EPC), così come quelle di operatività e manutenzione degli impianti o di gestione degli asset rappresentano segmenti autonomi all’interno dell’industria solare. Tuttavia più alta è la qualità dei servizi in queste tre aree, maggiori saranno i benefici dei progetti fotovoltaici. Da una riduzione del costo livellato dell’elettricità fino a un maggiore ritorno sull’investimento iniziale.

Oggi tuttavia le nuove pressioni sui prezzi, la mancanza di personale qualificato, un impiego ancora timido dell’analisi dei dati e soprattutto l’assenza di processi standardizzati e di requisiti minimi, rendono estremamente difficile valutare la qualità del fotovoltaico. È proprio per rispondere a queste sfide che SolarPower Europe ha lanciato ha sviluppato la sua piattaforma Solar Best Practices. Il progetto si presenta come una cassetta degli attrezzi, contenente linee guida per ogni segmento del settore e liste di controllo con cui gli attori della fiera possono intraprendere un’autovalutazione iniziale. Ma soprattutto la piattaforma offre il marchio Solar Best Practices Mark.

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La transizione energetica non può avere successo senza installazioni solari di qualità”, ha commentato Walburga Hemetsberger, CEO di SolarPower Europe. “Questa nuova piattaforma supporterà il settore nella fornitura di progetti fotovoltaici di alta qualità e ben mantenuti che determinino la fiducia del pubblico e degli investitori, sostenendo la massiccia crescita del solare europeo”.

 I requisiti del marchio sono severi e riguardano O&M e Asset Management ma, va sottolineato, si basano sull’autocertificazione dei dati inseriti nei documenti tecnici, che non vengono valutati da SolarPower Europe.

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