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Fotovoltaico: i dazi antidumping dell’India colpiscono tutti

Fotovoltaico: i dazi antidumping dell’India colpiscono tutti

 

(Rinnovabili.it) – La sofferenza dell’industria del fotovoltaico si cura a colpi di misure protezionistiche. La ricetta per alleviare le difficoltà del settore sembra essere stata ben appresa anche dall’India che oggi sancisce ufficialmente la sua entrata nella “Guerra del Sole”. Il governo di Nuova Dehli ha infatti pubblicato i dazi antidumping definitivi che colpiranno i prodotti fotovoltaici importati da Stati Uniti, Malesia, Taiwan e Cina. Le nuove misure sono il frutto di un’indagine avviata nel 2011 e stabilisce tasse doganali tra gli 11 e gli 81 centesimi di dollaro per Watt importato. I più colpiti sembrerebbero essere i produttori cinesi, ai quali per l’appunto toccherebbe l’imposta maggiore (US $ 0.81/W). I produttori malesi si troveranno ad affrontare dazi di US $ 0.62/W e quelli taiwanesi di US $ 0.59/W.

 

L’adozione di misure antidumping eliminerebbe i vantaggi sleali ottenuti da questi Paesi con pratiche di dumping”, ha affermato l’Authority indiana  nell’ordinanza pubblicato lo scorso giovedì. L’industria fotovoltaica indiana ha a lungo lamentato gli effetti  delle sovvenzioni statali e dei prezzi a ribasso operati negli Usa così come in Cina, Malesia e Taiwan, ritenendo inoltre di essere stata doppiamente svantaggiata anche dalle conseguenze delle controversie tra la Repubblica Popolare e i mercati solari occidentali. Secondo l’India infatti i dazi antidumping imposti ai produttori solari cinesi da parte dell’Unione europea e gli Stati Uniti avrebbero contribuito a far scendere ulteriormente il prezzo dei moduli “made in China” , a scapito dei fornitori indiani.

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