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Fotovoltaico con i capelli? Un gioco da ragazzi

Un giovane nepalese ha realizzato un pannello solare impiegando i capelli come elemento per migliorare il flusso della corrente elettrica

Fotovoltaico con i capelli? Un gioco da ragazzi(Rinnovabili.it) – Si chiama Milan Karki, ha solo 18, viene da un villaggio rurale del Nepal e ha un grande progetto: rendere l’energia solare disponibile per tutti. E nonostante la sua giovane età, Milan è davvero vicino a vedere realizzato il suo progetto. Il ragazzo è riuscito a realizzare un pannello fotovoltaico sfruttando come conduttore un materiale dal costo quasi inesistente: i capelli umani. “Per prima cosa ho voluto fornire energia elettrica alla mia casa, poi al mio villaggio. Ora sto pensando al mondo intero”, spiega Milan. Nel Nepal, uno dei paesi più poveri del mondo, molte zone rurali non hanno accesso all’elettricità e anche nelle aree collegate alla rete le persone devono fare i conti con black out anche di 16 ore al giorno. L’invenzione nasce in realtà da un progetto scolastico nel quale il ragazzo e quattro compagni di classe si sono cimentati per dimostrare la possibilità di sfruttare elementi alternativi a quelli attuali. Ora il team è convinto che la soluzione sia perfettamente realizzabile a livello commerciale.

 

Fotovoltaico con i capelli? Un gioco da ragazziMa come è possibile che un simile dispositivo funzioni? Lo spiegano i ragazzi: la melanina, il pigmento che dà il colore ai capelli, è sensibile alla luce e può dimostrare, in teoria, anche proprietà conduttive; nella pratica però la cheratina a cui è legata la rende completamente isolata e dunque inutilizzabile. Per aggirare il problema, i capelli sono stati imbevuti di sali organici e quindi tesi tra due connessioni sulla superficie di una cella fotovoltaica; quest’ultima è costituita da una lastra di vetro ricoperta ad un’estremità dal diossido di silicio (catodo) e all’altra da rame ossidato (anodo) ed entrambe rivestite da un sottile strato di grafite. La funzione dei capelli non è quella di assorbire la luce solare, ma di agire come un ponte nel circuito al fine d’aiutare il flusso di corrente elettrica. Sono dunque, in realtà, i sali organici a fare la maggior parte del lavoro e una volta asciugati, i capelli smettono di funzionare. Il pannello solare, è in grado di vantare 18 W di potenza ed un costo di produzione di 23 sterline.