(Rinnovabili.it) – Il fotovoltaico USA si salva in corner. Il Congresso statunitense ha approvato proprio in questi giorni la nuova legislazione sul Credito d’Imposta (ITC) sugli investimenti nel solare, spostando avanti nel tempo la temuta scadenza. L’incentivo è sicuramente uno degli strumenti che hanno maggiormente favorito la costruzione di impianti fotovoltaici stelle e strisce ma avrebbe dovuto finire il suo lavoro nel 2016, dopo esser scalato dall’attuale 30% al 10%. Il nuovo provvedimento normativo salva invece all’ultimo minuto questa agevolazione prorogandola di fatto di altri 7 anni. In tutto questo tempo il credito d’imposta subirà dei tagli graduali, passando dal 30% di oggi al 26% nel 2020, e al 22% nel 2021 fino ad arrivare al 10%.
Le nuove scadenze richiedono come prerequisito solo che i lavori di realizzazione degli impianti solari siano già iniziati, senza dunque l’allaccio alla rete, requisito obbligatorio per l’attuale ITC. La notizia fa esultare la Solar Energy Industries Association (SEIA) che attraverso il suo, presidente e amministratore delegato Rhone Resch fa sapere che estensione dell’ITC ha le potenzialità di dare nuovo respiro al settore occupazionale, aggiungendo altri 140.000 nuovi posti di lavoro. “Estendendo il credito d’imposta sugli investimenti nel solare per cinque anni […] i membri bipartisan in entrambe le Camere hanno riassegnato all’America il ruolo di leader mondiale nel campo dell’energia pulita, fatto che aiuterà la crescita della nostra economia e creerà migliaia di posti di lavoro in tutta l’America”. Secondo la SEIA inoltre la proroga porterà a oltre 125 miliardi di dollari in nuovi, investimenti del settore privato nell’economia nazionale. E gran parte di questa crescita verrà da piccole imprese, che costituiscono oltre il 85% delle 8.000 aziende solari americane
Non si può negare che l’Investment Tax Credit sia stato uno degli strumenti politici più importanti nello sviluppo del mercato solare americano; basti pensare che il 97% della capacità fotovoltaica statunitense è stata installata dopo l’attivazione di questo regime di incentivazione. La potenza installata è cresciuta da meno di 700 MW nel 2006 a circa 20 GW a fine 2014, pari a un tasso di crescita annuo del 76%.