Il Ministero del commercio sudcoreano annuncia i dettagli della nuova road map energetica. Obiettivo principale, portare le rinnovabili dall'attuale 7% al 20% entro il 2030
Fotovoltaico ed eolico protagonisti della road map energetica sudcoreana
(Rinnovabili.it) – La Corea del Sud definisce i nuovi target nazionali per le rinnovabili. Dopo aver annunciato il programma di abbandono progressivo di carbone e nucleare (che oggi assicurano il 70% del fabbisogno del Paese), il Governo rilancia su fotovoltaico ed eolico. L’obiettivo è arrivare al 2030 con una domanda coperta per un quinto dalle rinnovabili, fonti che oggi forniscono invece appena il 7% dei consumi.
Obiettivo troppo impegnativo? Non per il nuovo presidente Moon Jae-in. Salito in carica ai primi di maggio 2017, tra le prime iniziative energetiche Moon ha ordinato la sospensione temporanea di dieci impianti termoelettrici con almeno 30 anni di vita alle spalle e di sei nuovi progetti di impianti a carbone, approvati sotto la precedente amministrazione. Per il quarto più grande importatore di carbone al mondo si tratta di una sfida non da poco (leggi anche Rinnovabili al posto di carbone e nucleare, la svolta della Corea del Sud).
Per questo motivo Seoul necessita di target precisi e ambiziosi in tema di energia pulita. Per aumentare la quota verde nei consumi, il governo punta a installare entro la fine del prossimo decennio 30,8 gigawatt di nuova capacità di generazione da fotovoltaico e 16,5 gigawatt di nuova capacità eolica.
“L’indice delle energie rinnovabili della Corea del Sud è al livello più basso tra le economie avanzate: se la situazione attuale dovesse continuare, resteremmo indietro rispetto alla rapida evoluzione del mercato energetico globale e perderemmo nuove opportunità nei settori emergenti”, ha dichiarato il ministro dell’Energia Paik Un-gyu, annunciando i nuovi target. “Un senso di crisi e urgenza si riflette nel piano per le rinnovabili”.
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Una delle prime misure promesse dal governo è quella di adottare incentivi del tipo feed-in-tariff (FIT) per incoraggiare gli investimenti nelle fonti pulite. Il piano prevede anche di sostenere il settore della Ricerca e Sviluppo per le fonti energetiche più efficienti in termini di costi e per le tecnologie di prossima generazione, al fine di “migliorare la competitività complessiva dell’industria energetica” sudcoreana. Il progetto, del valore di 100 miliardi di dollari cercherà di supportare economicamente i piccoli produttori di energia e i fabbricanti di pannelli solari. “Cambieremo radicalmente il modo in cui le energie rinnovabili vengono sviluppate – ha aggiunto il ministro – creando un ambiente in cui il pubblico può facilmente partecipare al business delle energie rinnovabili”.