L'apertura del bando è prevista per il 31 maggio e si chiuderà alla fine dell'anno. Terzi: "Siamo la prima Amministrazione regionale in Italia a farlo"
(Rinnovabili.it) – L’autoconsumo in Lombardia viene preso seriamente. La Regione è la prima infatti a stanziare nuovi incentivi per gli impianti domestici di fotovoltaico con accumulo. È stato pubblicato in questi giorni in Gazzetta, il bando annunciato dalla giunta lombarda ad inizio del 2016, con cui l’amministrazione regionale destinerà 2 milioni di contributi per impianti di energy storage connessi a sistemi fotovoltaici.
A spiegare la nuova misura è l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Terzi. “Con il Bando contributi per sistemi di accumulo di energia elettrica da impianti fotovoltaici, che destina 2.000.000,00 euro a soggetti pubblici e privati residenti in Lombardia, Regione Lombardia intende aumentare l’autoconsumo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili per diminuire le emissioni di gas serra derivanti dalla produzione di energia da combustibili fossili”.
La pubblicazione sul sito della regione è attesa per il 31 maggio e il bando rimarrà aperto fino alla fine dell’anno. Protagonisti della manovra saranno soprattutto i privati e le piccole aziende residenti in Lombardia interessate a dotarsi di un impianto di fotovoltaico con accumulo. “Si tratta – spiega ancora l’assessore Terzi – di batterie che permettono di accumulare energia dal proprio impianto fotovoltaico: nella sostanza, quando l’impianto non produce energia, pensiamo di notte, il cittadino può comunque utilizzare la propria lavatrice o la lavastoviglie perché durante la giornata e’ riuscito ad accumulare l’energia necessaria alle proprie esigenze domestiche. Così vale per la piccola impresa. Il guadagno non sarà solo economica ma anche ambientale visto che questi impianti di accumulo permettono di migliorare l’efficienza energetica elettrica di almeno il 30 per cento”.
La Lombardia è la prima regione italiana a muoversi in questo senso: i finanziamenti che saranno a fondo perduto fino al 50 per cento dell’importo totale per impianti di potenza massima di 20 kW. La dotazione economica ammonta a 2 milioni di euro, eventualmente rifinanziabili con ulteriori risorse aggiuntive derivanti dalle economie dell’accordo “ambiente – energia” con il ministero dell’Ambiente. “Il bando – conclude Terzi – prevede che il contributo sia collegato all’efficienza dell’impianto. Questo serve anche per sostenere concretamente le tecnologie italiane ed europee che hanno standard elevati rispetto a quelle prodotte in altri paesi che negli anni si sono rivelate insufficienti dal punto di vista dell’efficienza”.