Il Paese entra nella rosa dei mercati solari di grande taglia. La maggior parte della capacità è legata a mega impianti approvati tramite le aste governative svolte tra il 2014 e il 2015.
Il salto in avanti del fotovoltaico brasiliano
(Rinnovabili.it) – Dopo il Cile anche il Brasile raggiunge l’obiettivo di 1 GW di fotovoltaico installato a livello nazionale. Il Paese diviene così la seconda economia dell’America Latina a entrare nel rosa delle 30 nazioni al mondo con una capacità solare “big size”.
Ad annunciare lo storico traguardo è l’Associazione brasiliana di energia solare (Absolar) che spiega come l’attuale potenza (1,1 GW per la precisione) possa alimentare circa 500mila case, soddisfacendo le esigenze elettriche di 2 milioni di cittadini.
Un passo importante, anche se fin troppo lontano dal reale potenziale della nazione. Gli ultimi indirizzi politici sono riusciti a raddoppiare, letteralmente, la produzione di energia solare, aprendo le porte a centrali su scala utility e persino impianti realizzati sui bacini delle dighe idroelettriche. L’instabilità economico-politica, unitamente ad alcune misure protezionistiche, ha però frenato quella che poteva essere una vera e propria esplosione del settore.
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“Il Brasile ha più di 15 anni di ritardo nell’uso dell’energia fotovoltaica – ha commentato il presidente di Absolar Rodrigo Sauaia ad Agencia Brasil – ma “siamo in grado di posizionarci tra i principali paesi del mondo in questo mercato, così come lo siamo già nell’idroelettrico, nelle biomasse e nell’energia eolica. Per questo abbiamo bisogno di un programma nazionale strutturato che acceleri lo sviluppo del fotovoltaico. Questo elemento deve essere all’ordine del giorno di governi, politici e candidati, soprattutto in un anno di elezioni come il 2018″.
A rallentare gli sviluppatori sono state una serie di norme tra cui quella che obbliga i costruttori ad una quantità minima di componenti di produzione locale nei progetti. Tale vincolo si è scontrato direttamente con la difficoltà del settore manifatturiero brasiliano, alle prese con tasse e costi di produzione notoriamente alti e una competizione del low cost cinese praticamente schiacciante.
Nonostante ciò, diversi progressi sono compiuti. Come spiegato da Sauaia, il settore fotovoltaico brasiliano ha ingranato la marcia negli ultimi anni a partire dalle prime aste governative. L’85% dell’attuale capacità installata sul territorio si deve proprio ai grandi impianti fotovoltaici (935,3 MW di potenza cumulata in totale) i cui progetti sono stati messi in gara tra il 2014 e il 2015. A questi vanno aggiunti i 164,3 MW solari legati alla generazione distribuita, oggi in progressivo aumento.