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Sicilia, ok finale per la più grande gigafactory UE di moduli fotovoltaici bifacciali

L’impianto 3Sun di EGP a Catania sarà espanso di 15 volte fino a produrre 3GW di moduli pv bifacciali a eterogiunzione. Si sperimenterà anche la struttura Tandem che permette di portare l’efficienza oltre il 30%

Fotovoltaico bifacciale: Catania, la più grande gigafactory europea pronta nel 2024
crediti: EGP

Al via a luglio 2024 la produzione di massa di celle fotovoltaiche B-HJT

(Rinnovabili.it) – Parla italiano la prima fabbrica in Europa di fotovoltaico bifacciale ad alte prestazioni su scala gigawatt. Vedrà la luce a Catania dall’espansione dell’impianto 3Sun di Enel Green Power già esistente. Oggi ha una capacità di produzione di 200MW, nel giro di meno di 2 anni e mezzo lieviterà di 15 volte, fino a raggiungere i 3GW l’anno nel luglio 2024.

È arrivato oggi l’ok finale della Commissione europea al co-finanziamento della gigafactory di pv bifacciale. L’investimento totale è di 600 milioni di euro, di cui 118 arriveranno da Bruxelles nell’ambito del progetto TANGO (iTaliAN pv Giga factOry). Il sito per la produzione di massa di pannelli fotovoltaici di nuova generazione, infatti, era stato selezionato dalla Commissione UE tra le 7 iniziative più promettenti nell’ambito del primo bando dell’Innovation Fund, superando altre 311 proposte provenienti da diversi paesi europei.

La gigafactory di pv bifacciale di EGP

A Catania inizierà la produzione di massa di celle fotovoltaiche a eterogiunzione bifacciale (B-HJT) che garantiscono prestazioni e resa più elevate. Unendo due tipi di silicio, l’amorfo e il cristallino, la cella base può vantare un’efficienza superiore al 20,5% e una durata di vita di oltre 35 anni. Quando fu inaugurata la nuova linea di fotovoltaico bifacciale, nell’ottobre 2019, la 3Sun etnea era la prima fabbrica al mondo a produrre quella tecnologia su scala industriale. L’espansione fino a 3GW prosegue la striscia di record.

E porta innovazione. Il progetto infatti prevede di incorporare nei pannelli una struttura, chiamata “Tandem”, che potenzia l’efficienza complessiva. Essa vede l’impiego di due celle sovrapposte, che riescono a catturare più luce rispetto alla versione tradizionale. La stima EGP è che i moduli riescano a superare il 30%. Nel complesso, la produzione annuale di pannelli bifacciali permetterà di generare circa 5,5TWh di elettricità rinnovabile, che eviterà di immettere in atmosfera quasi 25 MtCO2 nei primi 10 anni di attività.

Anche se l’aumento di produzione non sarà immediato (i primi 400 nuovi MW arriveranno nell’autunno del 2023), la gigafactory catanese contribuisce nel medio termine a ridurre la dipendenza energetica dalla Russia evitando, a regime, l’acquisto di 1,2 miliardi di metri cubi di gas l’anno. L’import medio di gas russo dell’Italia, oggi, batte intorno ai 29 mld m3.

C’è poi il pregio di riportare la produzione di fotovoltaico in Europa, indicato come priorità a fine marzo dalla commissaria UE all’Energia Kadri Simson. “La domanda mondiale di moduli solari fotovoltaici sta crescendo a un ritmo accelerato”, ha affermato Francesco Starace, ad Enel. “La provenienza degli approvvigionamenti di queste importanti componenti rappresenta un punto debole nella filiera globale e vediamo la necessità di riequilibrare la sua distribuzione geografica che oggi è eccessivamente dipendente da un’unica fonte in Asia. Questo investimento riporterà 3.000 MW di capacità produttiva l’anno in Europa e segnerà per l’Italia un grande passo in avanti nel mantenimento della sua leadership tecnologica”.