(Rinnovabili.it) – La ricerca energetica dei Paesi Bassi incontra quella del Belgio per dar vita ad un proficuo sposalizio. Il belga Imec (Interuniversity Microelectronics Centre) e i propri partner nell’iniziativa Solliance hanno annunciato in questi giorni l’avvio, insieme con l’Istituto olandese di Ricerca dei Materiali dell’Università di Hasselt (IMO), del Solar Flare Interreg Project, iniziativa co-finanziata dall’Unione Europea e dai governi regionali per lo sviluppo di un fotovoltaico thin film ad alta efficienza e basso costo.
Lo sviluppo e l’applicazione dell’energia solare su larga scala è uno dei punti focali della politica climatica europea e della strategia UE 2020. Ecco perché progetto in questione mira a ridurre il costo dell’energia solare attraverso lo sviluppo di una tecnologia a film sottile come possibile alternativa alle celle in silicio. Attualmente però tra le due soluzioni fotovoltaiche c’è un scarto di prestazioni di 4 punti percentuali. L’intento di Solar Flare è quello di riuscire ad accorciare questo gap stimolando l’innovazione e facendo network all’interno delle regioni dell’Eindhoven (Paesi Bassi) e del Leuven (Belgio), per promuovere lo sviluppo di CIGS.
“L’energia solare senza dubbio continua a giocare un ruolo importante nella strategia UE 2020. Per rafforzare la posizione della nostra industria locale in questo mercato globale, la cooperazione transfrontaliera è essenziale. Per questo motivo continueremo a sostenere l’innovazione open nella regione”, spiega Monique Swinnen, vice presidente della provincia di Vlaams-Brabant (Fiandre) e membro del gruppo direttivo Interreg Fiandre-Paesi Bassi. L’iniziativa avrà il compito di valutare il potenziale legato allo sviluppo tecnologico del thin film per le industrie locali ed elaborare un modello di Costo totale di possesso che fornisca i dati necessari ai fini della produzione commerciale.