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Il fotovoltaico torna nelle aste UK: in gara 12 GW

Il quarto round dello schema Contracts for Difference (CfD) aprirà alla fine del 2021 e mirerà a raddoppiare la capacità delle energie rinnovabili in gara. Porte aperte anche alle turbine galleggianti e all'energia delle maree

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Tre “piatti” per le aste rinnovabili del 2021: fotovoltaico ed eolico onshore, eolico galleggiante e moto marino, eolico offshore

(Rinnovabili.it) – Il governo britannico ha fissato i prossimi passi della sua rivoluzione industriale verde. E lo ha fatto annunciato un nuovo round del suo programma Contracts for Difference (CdF), letteralmente Contratti per differenza, in cui tornerà anche il fotovoltaico su larga scala.  

Lo schema dei CfD costituisce il principale meccanismo con cui Londra sostiene la generazione di elettricità a basse emissioni di carbonio. Tali strumenti incentivano gli investimenti nelle energie rinnovabili fornendo agli sviluppatori una protezione diretta dalla volatilità dei prezzi all’ingrosso. Si tratta di contratti di diritto privato, della durata di 15 anni, stipulati tra i produttori di elettricità rinnovabile e la Low Carbon Contracts Company ( LCCC ), società di proprietà del governo.

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I proprietari di impianti situati nel Regno Unito che soddisfano i requisiti di idoneità possono richiedere un CfD presentando una forma di “offerta sigillata” durante opportune aste di assegnazione, che si tengono ogni 2 anni. Ad oggi si sono tenute ben tre round in cui diverse tecnologie green hanno gareggiato direttamente l’una contro l’altra. 

Ma il quarto round si preannuncia ben differente, a partire dalla capacità in gara: 12 GW, il doppio della precedente asta. Non solo. Da febbraio 2016, le aste CfD avevano escluso il fotovoltaico e l’eolico onshore, in quanto tecnologie più mature e consolidate. A 4 anni di distanza le due rinnovabili tornano ad avere una chance con un piatto d’asta dedicato (Pot One). A prender parte allo schema sarà per la prima volta anche l’eolico offshore galleggiante, tecnologia che permette di realizzare centrali di produzione lontano dalle coste, assieme agli impianti per catturare l’energia delle maree e delle correnti (Pot Two). Il terzo piatto sarà aperto esclusivamente all’eolico offshore a basi fisse.

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A seguito della prima consultazione sul quarto ciclo CfD, il governo ha anche annunciato che prossima all’avvio una seconda consultazione sulle nuove proposte per il Piano della catena di approvvigionamento.