Il parlamento tedesco ha approvato il “Solarpaket 1”, un nuovo pacchetto di norme per accelerare "tutto lo spettro dell’energia solare", dai piccoli impianti sui balconi alle installazioni C&I fino alle grandi centrali su scala utility
Habeck: “Un ulteriore stimolo per l’espansione dell’energia solare”
La Germania intende accelerare il fotovoltaico nazionale. Dopo aver chiuso il 2023 con ben 14 GW di nuova capacità solare installata, oggi punta a semplificare ulteriormente la futura crescita. Come? Con “Solarpaket 1”, nuovo pacchetto di misure approvato il 26 aprile dal Bundestag e dal Bundesrat. Spiega il ministro tedesco dell’Economia e Clima, Roberto Habeck: “L’accordo di oggi sul pacchetto solare rappresenta un passo importante verso il raggiungimento dei nostri obiettivi di espansione. […] Stiamo accelerando e riducendo la burocrazia in tutto lo spettro dell’energia fotovoltaica, dalle centrali elettriche sui balconi ai più grandi sistemi commerciali sui tetti e ai grandi impianti open-space. Il pacchetto contiene anche importanti norme per accelerare la diffusione dell’energia eolica e delle bioenergie, nonché delle connessioni alla rete“.
Le nuove misure per il fotovoltaico tedesco
Solarpaket prevede interventi per ogni taglia del fotovoltaico, dagli impianti residenziali a quelli C&I fino alle installazioni su scala utility.
Per i piccoli impianti semplifica le norme per la messa in servizio del fv sui balconi eliminando l’obbligo di registrarsi preventivamente presso l’operatore di rete; e puntando ad una abilitazione con prese normali. Per il fotovoltaico sui tetti commerciali, il pacchetto solare aumenta l’incentivo per i sistemi solari di taglia 40 kW e oltre. “Il sussidio – si legge – sarà aumentato di 1,5 ct 0,015 euro/kWh in risposta all’aumento dei costi di costruzione e di capitale“. Inoltre, le quantità messe a concorso per il bando sul tetto fotovoltaico per grandi impianti aumenteranno a 2,3 GW all’anno a partire dal 2026.
Lato grandi centrali a terra, ai bandi di gara saranno ammessi progetti fino a 50 MW e verranno aperte alle installazioni anche le cosiddette “zone svantaggiate” dell’agricoltura. Dando però la possibilità agli Stati di mettere dei limiti se una certa percentuale di superficie agricola dovesse essere superata. Di pari passo le nuove norme mirano a promuovere adeguatamente l’agri-PV e “altri sistemi solari speciali” (impianti galleggianti, sui parcheggi, ecc.): nelle aste verrà introdotto un contingente a parte per queste applicazioni con un valore massimo di incentivo di 0,095 euro/kWh.