A Milano l’associazione ha incontrato gli esponenti di SEL, Pd e PDL per definire insieme misure urgenti per la competitività dell’industria solare
Quello che l’associazione si aspetta dunque dal mondo politico è di ottenere il giusto appoggio che serve ora per lo sviluppo sostenibile del settore elettrico in transizione verso la generazione distribuita. Un appoggio motivato soprattutto dal’evidenza di come l’utilizzo della tecnologia fotovoltaica induca una diminuzione del prezzo dell’elettricità fino a 4.8 cent di euro per kWh per effetto della riduzione delle perdite di rete, delle emissioni inquinanti e della dipendenza dalle importazioni. Tale beneficio è sostenuto, nero su bianco , da recenti studi europei che hanno anche evidenziato nell’ultimo anno si sia ridotto del 35% il LCOE (il costo di produzione dell’energia elettrica durante l’intera vita dell’impianto fotovoltaico) parallelamente alla diminuzione del costo dei moduli (meno 22%) ad ogni raddoppio della potenza installata.
“Gli incentivi sono serviti a creare competenze, know-how e benefici per tutto il Sistema Paese – continua Natalizia. – Ora ci stiamo incamminando verso la piena competitività che potrà essere raggiunta solo attraverso la completa liberalizzazione del mercato elettrico, il potenziamento delle infrastrutture di rete, la facilitazione di accesso al credito per le aziende, la riduzione della burocrazia, innescando una serie di misure di stimolo al mercato: SEU, RIU e detrazioni”.