L’Annual Technology Baseline del NREL analizza costi e prospettive delle tecnologie di generazione elettrica
(Rinnovabili.it) – Il National Renewable Energy Laboratory (NREL) del Dipartimento statunitense dell’Energia ha pubblicato l’annuale aggiornamento sulle tecnologie energetiche, sia rinnovabili che tradizionali, su scala utility (industriale). Giunto alla sua seconda edizione, il documento riporta dati dettagliati relativi a costi e risultati tecnologici, insieme con una serie di proiezioni per le fonti di generazione elettrica, tra cui l’energia eolica, solare, geotermica, idroelettrica, il carbone, il gas naturale e il nucleare.
“E’ estremamente prezioso avere a disposizione un aggiornamento realistico sui costi della tecnologia […] al fine di migliorare l’efficienza, la coerenza e la trasparenza del nostro lavoro di analisi del settore”, spiega il ricercatore del NREL Wesley Cole.
Oltre ai dati più convenzionali, la versione di quest’anno include per la prima volta anche le informazioni in merito a costo e prestazioni dei sistemi solari su tetto di tipo residenziale e commerciale. Si scopre così che il fotovoltaico, in tutte le sue declinazioni, sarà una delle tecnologie a richiedere minori investimenti in conto capitale nel medio periodo (il mercato di riferimento è quello statunitense). Secondo quanto riportato nell’Annual Technology Baseline, entro il 2030, la tecnologia solare sarà quella ad avere il CAPEX (da CAPital EXpenditure, ovvero spese per capitale) più basso in assoluto.
I dati NREL sostengono che dopo il 2025, i prezzi americani per la tecnologia solare saranno alla pari con la mediana delle proiezioni di prezzo a livello mondiale. Ma in generale, la maggiore efficienza dei moduli solari e una maggiore capacità della linea di così come i miglioramenti nell’elettronica di potenza e una diminuzione dei costi di installazione, dovrebbero portare ad una forte diminuzione del CAPEX. Nel dettaglio, tra 14 anni il fotovoltaico su scala utility, quello commerciale, residenziale e il fotovoltaico concentrato avranno investimenti in conto capitale più bassi dell’eolico (sia a terra che in mare), della geotermia, dell’idroelettrico, del carbone, del gas naturale e dell’energia nucleare.
Per il 2030, il fv industriale avrà un capex di 1.041 dollari / kW e un costo livellato dell’energia elettrica (LCOE) tra i 43 e gli 86 dollari / MWh. Il capex del fv commerciale è previsto a 1.487 dollari/ kW con un LCOE tra i 77 e i 127 $/ MWh. Per quello residenziale, le spese in conto capitale saranno di circa 1.270 dollari / kW con un LCOE da 82 $ / MWh a 137$/ MWh.