Nuovo calo per prezzi del fotovoltaico 2020
(Rinnovabili.it) – Cosa aspettarsi dal settore fotovoltaico 2020? Ad anticipare i trend che caratterizzeranno il nuovo decennio è l’ultima relazione di Wood Mackenzie (testo in inglese), puntuale analisi dell’evoluzione solare dagli ultimi dieci anni al futuro a medio termine. Nel complesso, il documento evidenzia sei tendenze per il mercato globale a partire quella inerente i prezzi del fotovoltaico 2020. Che il comparto sia destinato a tagliare ulteriormente il costo dell’elettricità (LCOE) non è certo una novità ma Wood Mackenzie cerca di mettere a fuoco i passaggi chiave in questo percorso di riduzione (leggi anche Costi installazione ed LCOE fotovoltaico: continua il calo). “Il miglioramento delle prestazioni solari è fondamentale per ridurre l’LCOE”, spiega l’analista Xiaojing Sun. Il punto di partenza sono ovviamente i componenti base. “Le innovazioni nei wafer, nelle celle e nei moduli aumenteranno la potenza dei pannelli senza aumentare proporzionalmente i costi di produzione. È probabile che vedremo applicazioni diffuse di moduli bifacciali di tipo n che utilizzano wafer di grandi dimensioni con prestazioni dell’hotspot migliorate e minor tasso di degradazione per luce e temperatura”.
L’industria sta avviando pratiche efficienti e automatizzate per ridurre i costi di produzione e la società di ricerca stima che a partire dalla seconda metà del decennio i moduli da 500 W e oltre inizieranno a diffondersi ma all’attuale costo delle unità da 400 W.
Il documento punta i riflettori anche sui vantaggi di una progettazione intelligente del sistema, utilizzando software basati sull’analisi dei dati unita al monitoraggio delle prestazioni in tempo reale. Non solo. “Le garanzie trentennali sulle prestazioni del modulo metteranno la durata delle centrali solari alla pari con quella degli impianti a gas a ciclo combinato”, aumentando la competitività del fotovoltaico 2020 sul mercato.
A fare la differenza nel prossimo decennio saranno anche quelle che gli analisti chiamano applicazioni “solar plus”, ossia impianti solari strettamente integrati con, ad esempio, soluzioni di accumulo, mobilità elettrica o edilizia intelligente. Una delle opzioni che prenderà maggiormente piede sarà ovviamente quella del solar plus storage. Dato che i prezzi del fotovoltaico e delle batterie stanno continuando a calare, Wood Mackenzie afferma che è probabile che un maggior numero di servizi pubblici si rivolgerà a questa formula nelle nuove gare per aumentare la capacità di dispacciamento sulle proprie reti.
Altra tendenza da tenere d’occhio, il repowering (o ripotenziamento) degli impianti solari. Questo mercato, spiegano gli analisti decollerà negli anni ’20. “Il repowering consente la produzione di più elettricità durante lo stesso tempo di utilizzo di terreni, punti di interconnessione e altre infrastrutture, portando a un LCOE inferiore”, afferma l’analista Lindsay Cherry. “Dal 2020 al 2030, il potenziale mercato dei siti di repowering solare – siti che hanno raggiunto i 20 anni di attività – potrebbe toccare i 67 GWdc cumulativamente. Ciò potrebbe rappresentare un grande vantaggio per i proprietari di asset, i fornitori di O&M e i produttori di componentistica”.
L’innovazione 4.0 ha contagiato anche l’industria fotovoltaica e le prime conseguenze di ciò si assisteranno proprio in questo decennio. Con la combinazione della tecnologia 5G, l’internet delle cose e l’intelligenza artificiale, i moduli solari, gli inverter e i tracker saranno prodotti in fabbriche intelligenti, spiega Wood Mackenzie.
Questi futuristici impianti di produzione saranno altamente automatizzati e significativamente più efficienti e produttivi rispetto alle strutture odierne e indeboliranno o addirittura neutralizzeranno il vantaggio del basso costo del lavoro di alcuni produttori asiatici. Il capitale necessario per l’adozione delle tecnologie 5G creerà inoltre un’elevata barriera all’ingresso e favorirà i giocatori più facoltosi.
Ma man mano che aumenterà la dipendenza dalla tecnologia crescerà anche la minaccia di violazioni della sicurezza informatica. “Gli esperti di sicurezza considerano imminente un attacco alla rete elettrica, che potrebbe avere implicazioni gravi e di vasta portata per l’industria solare”, aggiunge Cherry. “La preoccupazione riguarda anche la crescita delle risorse energetiche distribuite”.
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