(Rinnovabili.it) – Ancora una volta sarà una corsa a tre: Cina, Stati Uniti e Giappone. Ma nel 2016, le previsioni sull’installazione globale di fotovoltaico diffuse dalla società di consulenza Mercom Capital Group, mettono Washington davanti a Tokyo per la prima volta. Quel che sembra abbastanza chiaro, ormai (date anche le precedenti stime di IHS) è che l’anno prossimo si dovrebbe raggiungere un totale globale intorno ai 65 GW. Per la precisione, Mercom è convinta che saranno 64,7. Questo significa che, dai 57,8 previsti per quest’anno (ormai praticamente al tramonto), il 2016 vedrà una crescita mondiale di 7 GW.
A tirare la volata sarà, neanche a dirlo, la Cina: Mercom sostiene che installerà 19,5 GW di fotovoltaico nel 2016. In totale, Cina, USA e Giappone rappresenteranno circa il 65% dell’installato del prossimo anno. Il boom cinese fa ancora più impressione se osservato in prospettiva: nel 2015 ha installato 10 GW, nei primi tre trimestri del 2014 3,79. Un ritmo di crescita impetuoso.
Tuttavia, anche il balzo in avanti degli Stati Uniti e considerevole: nel 2016 è previsto che installeranno 13 GW di energia solare, staccando di molto il Giappone, fermo a 9. Il Paese del sol levante deve fare i conti con la riduzione dei sussidi e le necessità di adattamento della rete, in un momento in cui sta cercando di ridurre il peso del nucleare nel suo mix energetico a favore delle rinnovabili. Il fattore di crescita primario per gli Stati Uniti, nel corso dei prossimi 13 mesi, sarà la fretta degli investitori di arrivare prima dello stop al credito di imposta del 30% sugli investimenti (ITC), che si prevede scenderà al 10% nel 2017. Vi è ancora qualche possibilità che venga esteso oltre il 2016, ma l’industria non ha intenzione di scommetterci centinaia di milioni, e ha deciso di marciare a tappe forzate per non perdere il treno della transizione energetica.
A seguire la corsa dei tre colossi mondiali, ben distante, sarà l’India, con 3,6 GW di installazioni contro i 2,15 del 2015. In Ue il primato sarà del Regno Unito (2,8 GW), seguito da Germania (1,5) e Francia (1,1).