Trecento rappresentati dell’industria solare europea e del mondo politico si incontrano oggi e domani a Bruxelles al vertice SolarPower 2017
(Rinnovabili.it) – Corre rapida l’energia solare. Solo lo scorso anno, grazie alla gara innescatasi tra USA e Cina, il fotovoltaico è cresciuto del 50%. Nel 2016 la nuova capacità a livello mondiale ha superato addirittura i 76 gigawatt, un aumento drammatico rispetto agli già straordinari 50 GW messi a dimora nell’anno precedente. “Il solare è una delle fonti di generazione energetica a costi più bassi oggi, e questo è vero anche per l’Europa”, spiega James Watson, CEO di SolarPower Europe. Tuttavia, secondo l’associazione, che ha aperto oggi a Bruxelles il suo vertice annuale, l’Unione europea non sta facendo quanto potrebbe e dovrebbe. “È il momento di cambiare la situazione!”.
Mentre la capacità istallata globalmente è cresciuta in maniera sensibile, la domanda europea è diminuita di oltre il 21%, raggiungendo appena nuovi 6,7 GW. Guidati dalla potenza cinese, i paesi asiatici ora dominano il mercato delle istallazioni con oltre il 66% nel 2016 della domanda di nuova potenza. Con un mercato solare in grado di crescere in un anno di ben 30 GW, era facilmente prevedibile che per la Repubblica popolare fosse solo questione tempo prima di togliere lo scettro fotovoltaico all’Europa. L’ex regina ha definitivamente abdicato in favore della Repubblica popolare a fine 2016, quando la capacità fotovoltaica cinese istallata sul territorio ha toccato quota 77.42 GW totali. Una crescita pari al 125% su base annua.
Cosa aspettarsi d’altra parte da una potenza che ha da poco ha tagliato il nastro dell’impianto fotovoltaico più grande al mondo. Un gigante fatto di quattro milioni di moduli solari che rivestono una superficie di 26 chilometri quadrati. Con i suoi 850 MW di potenza, il progetto solare di Longyangxia Dam appare ben visibile addirittura nelle immagini satellitari della NASA. “Per poter soddisfare gli obiettivi (sul clima) di Parigi, – aggiunge Waston – è importante che il fotovoltaico possa continuare la sua rapida crescita. L’industria del solare globale è pronta a farlo, e può anche accelerare”.