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Dagli USA le finestre fotovoltaiche che non temono il freddo

Completati con successo gli ultimi test ambientali necessari alla commercializzazione dei rivestimenti trasparenti che generano elettricità della SolarWindow Technologies

finestre fotovoltaiche

 

(Rinnovabili.it) – Le finestre fotovoltaiche di SolarWindow Technologies compiono uno degli ultimi passi avanti necessari a raggiungere il mercato. La società ha da poco concluso i test prestazionali sui suoi speciali rivestimenti solari al fine di determinarne la resistenza alle diverse condizioni ambientali.

Assieme agli ingegneri del National Renewable Energy Laboratory Energy (NREL) del Dipartimento dell’Energia statunitense, l’azienda testato la resistenza alla pressione, alla variazione di temperatura e a ripetuti cicli di congelamento e scongelamento.Questo particolare test è molto importante stabilire la stabilità termica e meccanica dei rivestimenti SolarWindow”, spiega Scott Hammond, Principal Scientist di SolarWindow. “Come parte delle finestre del futuro, queste pellicole saranno naturalmente esposte a temperature estreme capaci di determinare sollecitazioni meccaniche e dunque alla rottura. Progettare nel modo giusto lo staro di laminazione e i processi di sigillatura permette di minimizzare tali sollecitazioni e garantire lunga vita operativa alle finestre fotovoltaiche, indipendentemente dall’ambiente esterno a cui sono esposte”.

 

Finestre fotovoltaiche dal cuore liquido

Il concept è stato lanciato nel 2016 promettendo fin da subito al mercato un rivestimento trasparente capace di trasformare qualsiasi vetro in una finestra solare. Il cuore del progetto è un rivestimento liquido polimerico, in fase di brevetto, ed un innovativo ‘sistema di fissaggio’ che permette al prodotto di essere applicato a vetro e plastica per trasformarli direttamente in moduli fotovoltaici integrati.

 

Gli ingegneri della società hanno creato un sistema d’interconnessione quasi invisibile a occhio nudo per trasportare l’elettricità prodotta dallo strato fotoattivo al bordo del vetro. Questa sorta di maglia di connessione è costituita da microscopici canali, due volte più sottili dei capelli umani. Per convertire una finestra “passiva” in una finestra “attiva” – spiega la società – gli installatori dovrebbero semplicemente tagliare le faccette a misura del vetro e attaccare il ‘sistema di fissaggio’ sulla sua superficie. “Quando un vetro di nuova produzione è rivestita con il liquido elettrogeno SolarWindow per fabbricare una finestra, ha il potenziale di trasformare interi edifici in generatori di energia verticali, riducendo i costi di energia elettrica fino al 50 per cento l’anno”, afferma l’azienda in una nota stampa.

Ad oggi tuttavia la società non fornisce alcun dato su resa ed efficienza di conversione.