Una nuova ricerca sottolinea fattibilità e convenienza della solarizzazione di treni, metro e tram in Gran Bretagna
Pubblicato uno studio sulle potenzialità delle ferrovie fotovoltaiche
(Rinnovabili.it) – Se si deve pensare ad un Paese europeo favorito dal Sole, ossia con un buon livello di irrigamento, il Regno Unito non è di certo il primo nome che salta alla mente. Eppure è proprio da qua che arriva una nuova ricerca per valutare il potenziale di solarizzazione dei trasporti nazionali. L’Imperial College di Londra, assieme all’ONG 10:10, ha studiato fattibilità e convenienza dell’alimentazione fotovoltaica per sistemi su rotaia. Il risultato? La fonte solare potrebbe fornire fino al dieci per cento dell’energia necessaria per alimentare i treni nel Regno Unito. E soprattutto potrebbe farlo a costi inferiori a quelli attuali.
L’idea di far correre convogli alimentati dal sole non è nuova nel Regno Unito, ma il rapporto rende più tangibile questa opzione. “E’ piuttosto semplice – spiega 10:10 – gli impianti solari verrebbero installati vicino ai binari del treno, su capannoni ferroviari, campi e fabbricati industriali. Non si collegherebbero però alla rete come un normale array fotovoltaico. Verrebbero allacciati invece alle sottostazioni lungo i binari”, in maniera che i treni possano sfruttare direttamente l’elettricità generata.
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Il rapporto afferma che il 15% della rete di pendolari nel Kent, Sussex e Wessex potrebbe essere alimentato direttamente da 200 mini impianti fotovoltaici. I pannelli solari potrebbero fornire anche il 6% del fabbisogno energetico della metropolitana di Londra e il 20% della rete Merseyrail. Gli autori sono convinti che con l’integrazione di sistemi di accumulo, il sole potrebbe fornita energia a un costo inferiore rispetto alla rete elettrica e “soddisfare una quota significativa” del fabbisogno elettrico di ferrovie, metropolitane e tram a livello nazionale. “Questo studio si è concentrato sulla possibilità di confermare come un tipico impianto solare possa essere abbinato ai modelli di consumo di energia dei treni”, spiega Nathaniel Bottrell, ricercatore dell’Imperial College. “La buona notizia è che tutto questo è tecnicamente fattibile ed economicamente attraente”.
Ma non si tratta di mere speculazioni. Il team assieme a Energy Futures Lab è già alla ricerca dei primi finanziamenti per realizzare un prototipo che verrà testato in alcune comunità.
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