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Fer non fotovoltaiche: un nuovo segno meno sul contatore

Ancora un calo per il costo indicativo medio degli incentivi, dovuto principalmente ai segnali di rialzo del prezzo dell’energia e alla scadenza di impianti con tariffe incentivanti ex-CV e CIP6

Fer non fotovoltaiche

 

Nuovo aggiornamento per il contatore delle fer non fotovoltaiche

(Rinnovabili.it) – La soglia, quella critica per le richieste di incentivazione in accesso diretto, è impostata a 5,8 miliardi di euro. Ma gli operatori possono, ancora una volta, tirare un sospiro di sollievo: il contatore degli oneri per le fer non fotovoltaiche segna una nuova diminuzione, proseguendo su un trend a calare iniziato ormai da tempo. A riferirlo è il Gestore dei Servizi energetici (GSE) che pubblica sul proprio sito i dati aggiornati al 31 ottobre 2017.

 

A questa data di chiusura conti, il costo indicativo medio risultava di 5,179 miliardi di euro, stima dell’onere potenziale dei sussidi riconosciuti agli impianti di produzione elettrica green (escluso il fotovoltaico) secondo i vari provvedimenti di incentivazione. La cifra, che tiene conto delle fluttuazioni legate all’ingresso e all’uscita degli impianti dal perimetro di incentivazione, è calata di ben 69 milioni di euro.

 

La decrescita dovuta principalmente ai segnali di rialzo del prezzo dell’energia. Questo perché il prezzo dell’energia è la base per tutti gli incentivi calcolati per differenza rispetto alle tariffe incentivanti costanti, quali ad esempio i sussidi concessi agli impianti del D.M. 6/7/2012. In realtà a contribuire al calo sono anche tutti gli impianti che progressivamente escono dai vecchi regimi tariffari. Nel contatore rientrano, infatti, gli oneri d’incentivazione riguardanti gli impianti CIP6 (quota rinnovabile), l’incentivo sostitutivo dei Certificati Verdi e le Tariffe Onnicomprensive (DM 18/12/2008), gli impianti incentivati mediante il Conto Energia per il solare termodinamico e quelli in esercizio ai sensi del DM 6/7/2012 e del DM 23/6/2016 (FER non fotovoltaiche).

 

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Del totale impegnato, 2,96 miliardi appartengono agli ex Certificati Verdi e più di 1,87 miliardi alla Tariffa Omnicomprensiva; seguono i 405 milioni relativi agli impianti in esercizio (DM 6/7/2012), i 65 milioni del CIP6 e i 81,4 milioni relativi agli impianti del DM 23/6/2016 e gli 02 milioni del Conto Energia Solare Termodinamico.