Con lo storage e i pannelli solari, anche le famiglie vendono l’energia. Lo promette una società con sede a Canberra, in Australia: introdurrà una nuova tecnologia che potrebbe trasformare i mercati dell’elettricità, consentendo alle famiglie di acquistare e vendere energia.
L’acquisto e la vendita di energia elettrica è stata finora appannaggio di grandi aziende o di specialisti. Ma Reposit Power sostiene che le case e le imprese possano e debbano essere in grado di scambiare energia in rete con l’aiuto di batterie per lo storage e impianti di produzione come quelli a pannelli solari.
Reposit prevede di installare batterie in sei case di Canberra per un test di sei mesi della sua nuova invenzione, chiamata GridCredits. L’Agenzia australiana per l’energia rinnovabile sta supportando il progetto con 445.000 dollari, la metà del suo valore complessivo.
Il portavoce Luke Osborne sostiene che la GridCredits permetterà alle famiglie di «comprare a poco e vendere a un prezzo maggiore», cosa che permetterà di abbattere le bollette massimizzando i guadagni sul mercato.
«Molto di ciò che fanno i rivenditori è di acquistare servizi dalle centrali. I consumatori con lo storage e impianti a pannelli solari possono essere in grado di fornire gli stessi servizi», ha detto Osborne. Quando ha senso, a seconda degli andamenti del mercato, le famiglie possono diventare venditori, e poi acquistare energia elettrica a basso prezzo».
L’azienda è interessata ad utilizzare una tecnologia simile per impianti eolici, solari e per le grandi imprese. «È l’alternativa all’andare off grid. Le famiglie possono essere energeticamente indipendenti e, allo stesso tempo, rendere la rete più pulita».
Reposit Power spera di essere in grado di implementare il piano entro la metà del prossimo anno, quando la fase iniziale del programma sarà completa e quando avrà convinto il Gestore del mercato energetico australiano che le famiglie possono essere una fonte affidabile di energia.
Il sistema GridCredits può gestire e immagazzinare l’energia. Questo permette l’accesso all’energia autoprodotta durante la notte e nelle ore di punta, riducendo la loro richiesta sulla rete.