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Nascerà in Cina la più grande fabbrica di moduli fotovoltaici al mondo

La cinese GCL System Integration Technology ha annunciato la costruzione di impianto produttivo da record. A regime sarà in grado di sformare 60 GW di pannelli l’anno

fabbrica di moduli fotovoltaici
Credits: wklzzz © 123rf.com

La nuova fabbrica di moduli fotovoltaici avrà la capacità di soddisfare metà della domanda globale

(Rinnovabili.it) – Gli effetti della pandemia virale sono ancora poco gestibili ma in Cina la ripresa economica ha già iniziato a fare programmi. Ed è in questo clima di rilancio che si colloca anche una delle maggiori novità di quest’ultimo periodo per il settore solare. La GCL System Integration Technology, azienda con sede nel Suzhou Industrial Park, ha annunciato che realizzerà la più grande fabbrica di moduli fotovoltaici mai costruita al mondo.

L’impianto sorgerà nella provincia orientale di Hefei e richiederà un investimento complessivo di 18 miliardi di Yuan (circa 2,54 miliardi di dollari). A pieno regime sfornerà 60 gigawatta di moduli l’anno, un quantitativo che da solo potrebbe soddisfare metà della domanda solare mondiale. La potenza massima dell’impianto, infatti, è doppia rispetto ai 30 GW di capacità fotovoltaica installati in Cina nel 2019 e sovrasta quella di qualsiasi grande produttore. Secondo quanto riferito da BloombergNEF, oggi il numero uno al mondo è la JinkoSolar Holding – altra azienda cinese – che all’attivo mostra però una capacità produttiva di “solo” 16 GW l’anno.

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Per ora l’azienda non ha fornito tempi precisi e possibili date di inaugurazione. GCL System ha dichiarato che spenderà cinque miliardi di yuan nella prima fase del progetto, per attivare 15 gigawatt iniziali; seguiranno altre tre fasi, le cui tempistiche saranno dettate dalle vendite

Nonostante le poche informazioni la società mostra di essere completamente proiettata nel futuro e non solo grazie alla nuova fabbrica di moduli fotovoltaici. Di recente, a causa degli effetti del COVID-19 sull’economia, le azioni del settore solare hanno registrato un calo preoccupante e anche il prezzo di quelle della GCL è stato fortemente influenzato. I principali azionisti e gli attori locali hanno voluto aumentare congiuntamente le loro partecipazioni nella società, nella convinzione che, a partire dalla seconda metà dell’anno, il mercato fotovoltaico inauguri una crescita esplosiva.

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