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Nasce a Bari la più grande fabbrica di celle solari a film sottile d’Europa

L'azienda svedese ha ricevuto una nuova sovvenzione da Invitalia per completare il suo stabilimento pugliese di celle solari flessibili. A regime la struttura avrà una capacità produttiva di 50 MW/anno

fabbrica di celle solari a film sottile
La fabbrica di celle solari a film sottile di bari. Credits: Midsummer

Una fabbrica di celle solari a film sottile da 60 milioni di euro

Dovrebbe entrare in funzione quest’anno, forse già dopo l’estate, qualificandosi come la più grande fabbrica europea di celle solari a film sottile. Parliamo del nuovo stabilimento produttivo fotovoltaico che la Midsummer sta completando nella città metropolitana di Bari. Più precisamente nella zona industriale di Modugno.

Nel 2021 la società svedese aveva firmato l’Accordo di Sviluppo con l’allora Ministero dello Sviluppo Economico (oggi Ministero delle Imprese), la Regione Puglia e Invitalia. E in questi giorni ha fatto sapere di aver ricevuto il secondo finanziamento previsto dall’accordo ed erogato dall’Agenzia nazionale, iniziando ad assumere i lavoratori.

Per la Regione e l’Italia nel suo complesso si tratta di un investimento fondamentale. Soprattutto considerano i tentativi nazionali ed europei di riportare internamente, o consolidare, la produzione industriale legata alla transizione energetica. “Naturalmente è gratificante ricevere questi fondi e poter confermare che la collaborazione con Invitalia sta funzionando come dovrebbe”, afferma Eric Jaremalm, CEO di Midsummer.

Lo stabilimento di Bari ci rende leader nelle celle solari a film sottile in Europa con la capacità di fornire celle solari principalmente ai numerosi tetti industriali in tutta Europa che non possono sopportare il peso dei pannelli di silicio. È il segmento che abbiamo identificato come più interessante per Midsummer e un mercato gigantesco stimato in 25 GW (20-30 miliardi di euro) all’anno”.

Il fotovoltaico a film sottile di Midsummer

La tecnologia fotovoltaica di Midsummer si basa su celle solari a film sottile a base di CIGS, ossia (di)seleniuro di rame indio gallio. Dal momento che questo materiale semiconduttore vanta un elevato potere di assorbimento della luce, rispetto al silicio ne basta uno strato sottilissimo. Il risultato sono pannelli fotovoltaici flessibili e leggeri in grado di integrarsi con discrezione su diversi tipi di materiale di copertura dei tetti. Per intenderci un modulo da 358 mm per 4025 mm, composto da 48 celle, ha un peso di soli 4 kg e può raggiungere una potenza di picco di 165 W.

La fabbrica di celle solari CIGS più grande d’Europa

La fabbrica di celle solari a film sottile da record è stata realizzata in un capannone industriale di circa 3.880 metri quadrati, all’interno di un lotto che si presta però a successivi ampliamenti. Il progetto ha previsto l’acquisto di una linea di produzione MIDS-IT formata da 10 macchine “DUO” per una potenza complessiva di 50 MW. Ovviamente è anche stata adeguata la rete di fornitura elettrica di media tensione dello stabilimento per una potenza disponibile a 5 MW.

Accanto all’iniziativa industriale se ne è affiancata un’altra di ricerca e sviluppo sperimentale finalizzata all’implementazione di innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo per la realizzazione delle celle solari CIGS. In particolare – si legge nell’accordo –  “l’obiettivo finale è la realizzazione di nuovo design senza griglia al fine di migliorare il fattore estetico, lo sviluppo e l’implementazione di nanomateriali per garantire un adeguato effetto barriera all’umidità nelle celle solari. E l’aumento in termini quantitativi dell’efficienza produttiva interna rispettando i parametri qualitativi ed incrementando le performance di efficienza e durabilità dei prodotti”.

Per tutto il progetto la società ha previsto un impatto occupazionale pari a 200 persone tra impiegati, tecnici e operai e un investimento di 60 milioni di euro (escluso il sito). Di questi circa 38 milioni dovrebbero essere coperti da agevolazioni sotto forma di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.