Il progetto ESPResSo vuole realizzare moduli in perovskite con efficienze superiori al 17%
(Rinnovabili.it) – Si chiama ESPResSo, acronimo inglese di “Strutture e processi efficienti per moduli solari perovskite affidabili”. Si tratta del nuovo progetto europeo per spingere sul fotovoltaico di nuova generazione. In aperta competizione con la ricerca cinese, che ha scelto di scommettere sulle celle solari PERC, gli scienziati europei stanno concentrando gli sforzi su quello che oggi viene definito il “Sacro Graal” del fotovoltaico: il fv in perovskite. Con uno sviluppo da record in pochissimi anni, le celle a base di questi cristalli hanno già dimostrato elevate efficienze (oltre il 22%) in grado di rivaleggiare con quelle del tradizionale film sottile come ad esempio, il rame-indio-selenio-gallio (CIGS) o il cadmio-tellururo (CdTe).
La sfida che si pone al settore è ora quella di trasferire i progressi prodotti negli ultimi anni dalle celle a un sistema di produzione su scala di moduli, stabili e a basso costo.
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Con questo stesso obiettivo in mente, i partner del Consorzio ESPResSo lavoreranno assieme per superare i limiti dell’attuale tecnologia fotovoltaica in perovskite portando i dispositivi solari al prossimo livello di maturità e dimostrando la validità di una loro applicazione pratica. L’iniziativa – finanziata dall’Unione Europea – è guidata da imec, il centro di ricerca e innovazione attivo nel settore della nanoelettronica, dell’energia e delle tecnologie digitali; del gruppo fanno parte anche gli scienziati italiani del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e del CHOSE dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
“Ogni aspetto delle nostre vite – dalle proprie abitazioni ai luoghi di lavoro, gli ospedali, le scuole e le fattorie – dipende dalla disponibilità ininterrotta di energia”, spiega Tom Aernouts, leader del gruppo imec per il fotovoltaico a film sottile e ricercatore presso EnergyVille. “Le celle in perovskite dimostrano un chiaro potenziale nel supportare le richieste energetiche mondiali in modo economicamente conveniente. La missione finale dei partner del progetto ESPResSo è raggiungere questo obiettivo portando il fotovoltaico di perovskite dal laboratorio alla fabbrica”.
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Il team intende portare le prestazioni delle celle vicino al limite teorico dimostrando un’efficienza di oltre il 24% (su 1 cm²) e ottenendo meno del 10% di degradazione dopo stress termico a 85° C per oltre 1000 ore. Le nuove tecnologie di produzione testate dovranno trasformare le singole unità in moduli con oltre il 17% di efficienza, stabile su tempi superiori ai 20 anni. Il progetto prevede inoltre l’integrazione di moduli in elementi di facciata che dimostrino un costo per l’energia (LCoE) uguale o inferiore a 0,05 € / kWh.