(Rinnovabili.it) – In diversi paesi europei, gli standard di connessione applicabili agli inverter dei moduli fotovoltaici e alla produzione distribuita prevedono che gli impianti si disconnettano automaticamente dalla rete ogni volta che il sistema supera di 0,2 o 0,3 Hz il normale valore di frequenza richiesto di 50,0 Hz. Questi standard furono imposti agli impianti fotovoltaici in un momento in cui la capacità fotovoltaica installata cumulata era ancora marginale. Tuttavia, la crescita significativa che il settore ha registrato negli ultimi anni, soprattutto in paesi come la Germania e l’Italia, ha fatto sì che si raggiungesse una potenza fotovoltaica installata di 25.000 MW, di cui circa 15.000 MW vengono disconnessi ogni volta che la frequenza del sistema si sposta dal valore richiesto. A sottoporre all’attenzione pubblica il problema è ENTSO-E, la Rete di gestori dei sistemi di trasmissione di energia elettrica, che ha inviato una lettera aperta al Commissario Oettinger affinché incoraggi le autorità nazionali di regolamentazione per affrontare la spinosa questione. In questo contesto, EPIA e l’associazione tedesca BSW hanno deciso di supportare l’ENTSO-E associandosi nel messaggio alla Commissione Ue. Una soluzione al problema è stata evidenziata dalla stessa BSW che spiega come la maggior parte dei produttori tedeschi di inverter fotovoltaici, già dal mese di maggio 2011, volontariamente abbia immesso sul mercato una nuova tecnologia di protezione che permette una frequenza di arresto più alta.