(Rinnovabili.it) – Sarà il sole ad alimentare una delle sette meraviglie del mondo moderno. Secondo quanto reso noto oggi dal quotidiano Business Line, il Dipartimento del turismo indiano ha deciso di mettere fine ai frequenti blackout che spegnevano la magia del Taj Mahal, il mausoleo fatto costruire nel 1632 dall’imperatore Shah Jahan in memoria della moglie Arjumand Banu Begum e situato ad Agra, nello stato settentrionale di Uttar Pradesh. Per provvedere alla sicurezza energetica dell’edificio e delle aree circostanti i funzionari del dipartimento hanno proposto l’istallazione di un impianto fotovoltaico il cui progetto è già stato approvato dalle autorità distrettuali.
Le operazioni di realizzazioni richiederanno quasi due milioni di rupie (circa 31.400 dollari), interamente finanziati dal Fondo Taj Heritage. La centrale fotovoltaica, di cui non si conosce per ora né la potenza né le dimensioni, servirà a regime a soddisfare le necessità elettriche anche delle aree limitrofe del Taj, del Taj Nature Walk e del Shilpgram contribuendo, anche se in piccola parte, ad arginare uno dei più grandi problemi energetici della nazione, ovvero la trasmissione energetica. L’ultimo grande black-out, verificatosi alla fine di luglio, ha lasciato milioni di persone senza elettricità per due giorni e per questo ha convinto il governo a puntare sull’energia solare fissando un obiettivo nazionale di 20 GW entro il 2022.