Enel Green Power lancia una sfida ai giovani europei tra i 18 e i 28 anni: riuscire a progettare una piattaforma robotica automatizzata che svolga attività di raccolta dati, ispezioni e piccole manutenzioni all’interno di parchi eolici, impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo, centrali idroelettriche o geotermiche
In collaborazione con Enel
(Rinnovabili.it) – Sfruttare le nuove tecnologie abilitanti come la robotica autonoma per migliorare efficienza e resa degli impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili. Questa la sfida lanciata da Enel Green Power, che guarda direttamente al futuro. E non solo in termini di risultati. EGP Innothon Challenge – questo il nome della competizione – si rivolge direttamente alle nuove generazioni, a ragazzi e ragazze tra i 18 e 28 anni, europei o che studino nel Continente con un visto europeo. La call, pubblicata sulla piattaforma di crowdsourcing Open Innovability® li invita, da soli o in gruppo, a prender parte all’iniziativa e tentare di aggiudicarsi il premio finale: fino a 10.000 dollari per rendere la propria idea realtà.
Il ruolo delle tecnologie abilitanti nel percorso verso le zero emissioni
Con l’avvento dell’industria 4.0, automazione dei processi, la robotica ed iprogrammi di intelligenza artificiale hanno progressivamente messo radici nel mondo produttivo coinvolgendo inevitabilmente anche il settore dell’energia pulita. D’altra parte, man mano che il numero di impianti rinnovabili aumenta, spostandosi spesso in siti difficili – dai deserti al mare aperto – il lavoro di installazione, gestione e manutenzione dei sistemi diventa sempre più impegnativo. In questo settore, I.A. e soluzioni robotiche hanno la capacità non solo di rendere più facile il lavoro umano svolgendo compiti complessi in velocità, ma anche di sbloccare il vasto potenziale delle green energy aprendo nuovi confini.
Basti pensare a come sta migliorando la capacità di prevedere la generazione fotovoltaica ed eolica. Oggi tramite l’impiego di sensori e programmi di autoapprendimento è possibile superare i modelli tradizionali per ottenere previsioni più precise su un intervallo di orizzonti temporali: da pochi minuti o ore prima, per contribuire al meglio alla stabilità della rete e al dispacciamento delle risorse, a diversi giorni in anticipo, per ottimizzare la produzione elettrica. L’intelligenza artificiale può identificare potenziali problemi prima che si verifichino e minimizzare le perdite di energia, riducendo di fatto i tempi di inattività e i costi di manutenzione. Nel settore stanno facendo capolino anche droni e sistemi robotici, capaci in primis di migliorare la sicurezza dei lavoratori avendo rapidamente accesso a spazi ostili o poco pratici per gli esseri umani. Ma i vantaggi ottenibili sono diversi. Le innovazioni della robotica possono essere impiegate anche per aumentare la sorveglianza degli impianti, facilitare gli interventi manutentivi e le operazioni di pulizia, intercettare e riparare eventuali guasti.
Per Enel Green Power, leader globale nello sviluppo e gestione della produzione di energia da fonti rinnovabili, l’innovazione tecnologica è da sempre nel proprio DNA aziendale. La società è da tempo impegnata nella ricerca e progettazione di soluzioni all’avanguardia che permettano di accelerare la transizione energetica già in atto e la EGP Innothon Challenge è uno degli strumenti concreti per crescere in questa direzione.
EGP Innothon Challenge, una sfida per i giovani europei
La sfida ha un obiettivo preciso: trovare la migliore soluzione robotica per ottimizzare il funzionamento degli impianti rinnovabili. Per la precisione ai giovani partecipanti è richiesta la progettazione di un prototipo multifunzionale: una piattaforma per robot che sappiano muoversi in maniera autonoma all’interno di parchi fotovoltaici, fattorie eoliche, sistemi di accumulo a batteria, centrali idroelettriche o geotermiche, raccogliendo dati ed effettuando controlli e attività manutentive. Dall’ispezione dei componenti elettrici e della sottostazione, alle operazioni di sorveglianza, passando per piccoli interventi di riparazione. L’obiettivo è migliorare le prestazioni e l’efficienza degli impianti ed eliminare operazioni ripetitive o più ostiche per gli operatori.
Le proposte per la EGP Innothon Challenge dovranno rispettare dei requisiti generali ed essere valide in uno o più casi d’uso. Complessivamente le soluzioni dovranno essere: autonome, completamente elettriche e basate su una dashboard/software open source che permetta di pre-pianificare le missioni e supervisionare dati e immagini raccolte. Integrando funzionalità di Intelligenza Artificiale per l’analisi di base delle informazioni acquisite. Con la possibilità d’essere anche sostenibili, scalabili ed economicamente vantaggiose.
La sfida è aperta a tutti i ragazzi e le ragazze in Europa, da soli e in gruppo, per partecipare c’è tempo fino al 10 aprile 2023. Le proposte inviate verranno valutate da un gruppo di esperti di Enel Green Power e le migliori riceveranno un kit per la realizzazione del prototipo. Quindi i gruppi saranno invitati all’Innovation Hub&Lab di Catania per perfezionare il prototipo sotto la guida di esperti EGP. Una giuria premierà la o le proposte vincenti fino ad un totale di 10.000 dollari.
Casi d’uso specifici per ogni asset rinnovabile
FOTOVOLTAICO – Nel segmento solare, la soluzione dovrà potersi muovere autonomamente nell’impianto per effettuare un’ispezione visiva di tutte le componenti, dai moduli agli inverter. E/o effettuare analisi termiche, acustiche e avanzate come la curva I-V (corrente-tensione) dei pannelli.
EOLICO – Sono contemplate soluzioni progettate per eseguire ispezioni esterne (foto, video e scanner 3D) e/o interne dei componenti delle turbine al fine di rilevare eventuali difetti o anomalie strutturali. Tra i casi d’uso rientrano anche operazioni di pulizia e manutenzione delle superfici.
BESS – Per i sistemi di accumulo a batteria ai progetti è richiesta la capacità di ispezionare visivamente e termograficamente i moduli assemblati in rack all’interno di container.
IDROELETTRICO – Le soluzioni potranno essere orientate su: ispezione visiva di gallerie o canali; modellazione 3D di condotte, centrali elettriche, gallerie o canali; analisi termica di componenti elettrici.
GEOTERMIA E H2 VERDE – I casi d’uso contemplati dalla sfida riguardano l’analisi ambientale, come il rilevamento di gas.
La challenge contribuirà alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In particolare, offrirà uno strumento per avvicinare l’SDG 9 “Innovazione e infrastrutture: costruire infrastrutture solide, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione”; l’SDG 12 “Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili”; e l’SDG 13 “Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico”.
Qui le informazioni per prendere parte alla challenge.
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